Carlo Vicentini, medico aquilano, uccide la sua famiglia e si toglie la vita

Dietro il folle gesto del dottor Carlo Vicentini, potrebbero esserci state le condizioni disperate di suo figlio: le autorità indagano

Una tragedia infinita è avvenuta quest’oggi a L’Aquila. Carlo Vicentini, medico in pensione di 70 anni, avrebbe impugnato la sua pistola regolarmente detenuta e avrebbe prima tolto la vita alla moglie e ai due figli, per poi togliersi la vita. Si indaga su movente e dinamica.

Carlo Vicentini

Ancora una tragedia ha colpito la città di L’Aquila. Dopo il tragico incidente avvenuto l’anno scorso all’asilo nido Primo Maggio, in cui ha perso la vita il piccolo Tommaso D’Agostino, questa volta è un dramma familiare a sconvolgere la popolazione.

Carlo Vicentini, medico in pensione da circa un mese, avrebbe tolto la vita a tutti i suoi familiari e poi si è tolto la vita.

Il dottore aveva 70 anni e fino a poche settimane fa ricopriva il ruolo di primario del reparto di urologia dell’ospedale di Teramo.

L’uomo, molto probabilmente questa mattina, avrebbe impugnato una pistola, che risulterebbe regolarmente detenuta dallo stesso, e l’avrebbe puntata premendo il grilletto verso sua moglie, i suoi due figli e verso se stesso.

Carlo Vicentini

Sul posto, le forze di Polizia e il magistrato di turno Guido Cocco, che hanno effettuato e seguito tutti i rilievi del caso.

Si indaga ora per capire quali siano state le motivazioni che hanno spinto l’ex primario a compiere un gesto così folle ed estremo.

Si ipotizza che il movente sia in qualche modo legato alle gravi condizioni di salute in cui versava il primo genito Massimo, 43 anni, disabile e attaccato ad un respiratore. L’altra figlia, Alessandra, aveva 36 anni.

Shock per il gesto di Carlo Vicentini

Carlo Vicentini

Sono già molti i messaggi di stupore e disperazione divulgati sul web e attraverso i media locali.

Maurizio Di Giosia, direttore generale della Asl di Teramo, ha commentato così l’evento:

Siamo devastati. E’ una tragedia che non riusciamo a spiegarci: il professor Vicentini era un urologo molto bravo ed apprezzato oltre che un uomo gentile, sensibile e disponibile. Era andato in pensione circa un mese fa, dopo aver fatto un grandissimo lavoro nella nostra azienda, nel reparto di urologia a gestione universitaria. Al momento del pensionamento il reparto è tornato a gestione ospedaliera, ma ha continuato con il grande lavoro impostato da Vicentini che era medico ricercato da fuori Teramo e fuori regione.