Caso Viviana Delego, l’Asl di Brindisi si pronuncia: “Catena di errori in ospedale”

Viviana Delego ha perso la vita dopo un cesareo d'urgenza: il ginecologo di turno non sapeva come intervenire, il primario era assente

L’Asl di Brindisi si è pronunciata sulla scomparsa di Viviana Delego, morta a soli 41 anni dopo il parto dei suoi gemelli.

Viviana Delego morta dopo il cesareo

Un susseguirsi di errori che, insieme a carenze organizzative e strutturali dell’ospedale, hanno portato a quella che si potrebbe definire la tempesta perfetta. Un quadro preoccupante dal punto di vista organizzativo.

Mancanza di procedure e di standardizzazione, qualche volta negligenza, carenze degli organici o tecnologiche. Si tratta di elementi che sommati portano a gravi conseguenze. Inoltre la conformazione dell’ospedale di Brindisi obbliga i pazienti a spostamenti di parecchi piani e questo è un fatto che, sommato a un errore nella catena decisionale e organizzativa precedente, può diventare fatale. Anche quel minuto in più può essere di vitale importanza.

La relazione del medico che ha operato Viviana Delego

Ad accendere i riflettori su quanto accaduto a Viviana Delego, era stata una relazione scritta dal primario di chirurgia del Perrino, Giuseppe Manca. Il medico, quel giorno, era stato chiamato per eseguire un’isterectomia dal ginecologo di turno, che non sapeva come procedere, perché l’intervento era per lui troppo complicato.

Viviana Delego morta dopo il cesareo

Nel reparto di ginecologia erano assenti, in contemporanea, sia il primario che la vicaria. Il medico di turno, non sapendo come affrontare la situazione, si era rivolto al primario di chirurgia.

Dopo il cesareo d’urgenza, la 41enne è stata colpita da un’emorragia. Dopo massicce trasfusioni, è stata operata dal medico di un altro reparto e, dopo 5 giorni dall’asportazione dell’utero, Viviana Delego si è spenta nel reparto di terapia intensiva.

Viviana Delego morta dopo il cesareo

Il marito ha denunciato l’accaduto, nessuno sapeva come intervenire quel giorno nel reparto di ginecologia e, forse, poteva essere salvata.

Mia moglie era viva e stava bene. Ho bisogno di sapere tutto. Prima o poi dovrò dare conto ai miei figli, che mi chiederanno cosa è successo alla madre. Adesso sono piccolini, ma il tempo passa e vorranno sapere. Ed è giusto che il loro papà gli dica tutto.

Anche la Procura ha aperto le indagini dopo la denuncia dell’uomo. L’Asl ha avviato, di conseguenza, un procedimento disciplinare nei confronti del primario del reparto di ostetricia e ginecologia.