Centocelle, le prime parole del papà del bimbo di 3 anni deceduto in piscina, durante un battesimo
Le prime strazianti parole del papà del bimbo di 3 anni deceduto durante un battesimo, è caduto in piscina
Sono giorni di grande strazio e tristezza quelli che stanno vivendo i familiari del bimbo di appena 3 anni, che è deceduto durante un battesimo in un centro sportivo a Centocelle. Il papà sconvolto dalla perdita, ha voluto spiegare quale era la situazione.
Sul posto oltre i sanitari, che non hanno potuto far nulla per salvarlo, sono arrivati anche i Carabinieri che come da prassi, hanno avviato tutte le indagini del caso.
I fatti sono avvenuti nel tardo pomeriggio di domenica 28 maggio. Precisamente al Circolo Centocelle Football Club, che si trova nella zona di Centocelle, nella provincia di Roma.
La famiglia si era recata in quel posto per un battesimo. Dal racconto di uno degli addetti a Fanpage.it, la situazione era fuori controllo. I bambini vagavano da soli e loro aveva 4 persone a controllare tutta la zona.
Dal suo racconto hanno richiamato più volte i piccoli ed anche i loro genitori, perché li tenessero sotto controllo. Inoltre alle 17, hanno avviato i genitori del festeggiato che dovevano chiudere e quindi avvisare i loro invitati.
Tuttavia, è proprio in quel momento che la madre ed il padre si sono resi conto che era scomparso. Hanno iniziato a cercarlo, ma poco dopo è emersa la triste verità. Il piccolo era senza vita dentro la piscina del centro sportivo.
Le prime parole del papà del bimbo di 3 anni deceduto
Gli inquirenti al momento stanno vagliando diverse ipotesi. Inoltre, stanno anche visionando i filmati di sorveglianza della struttura, per capire con esattezza ciò che è successo. Il papà del piccolo, in un’intervista con Il Corriere della Sera ha dichiarato:
La piscina in cui è annegato mio figlio non era in sicurezza. Alle sei hanno iniziato a cercare i bambini, c’erano due cancelli, uno dei quali chiuso, ma i bambini potevano passare al di sotto di esso.
Gli inquirenti che stanno facendo tutti gli accertamenti del caso, ora stanno cercando di capire se la zona era messa in sicurezza o se invece, la responsabilità era dei genitori, che non hanno sorvegliato i bambini. Ci saranno ulteriori aggiornamenti su questo straziante episodio.