Cesano Maderno, in attesa dell’esito del tampone mandano il figlio a scuola
A Cesano Maderno mandano a scuola il bambino prima di avere l'esito del tampone, poi risultato positivo
A Cesano Maderno i genitori non aspettano l’esito del tampone a cui è stato sottoposto il figlio. E lo rimandano tranquillamente a scuola. Peccato che nel frattempo quel tampone ha dato esito positivo. Con la conseguenza che ora sono tutti in isolamento e in quarantena in attesa dei nuovi test a cui dovranno sottoporsi.
A Cesano Maderno, nella provincia di Monza e Brianza in Lombardia, un bambino aveva eseguito il tampone il 3 settembre 2020, per sospetto Coronavirus.
Nell’attesa di conoscerne l’esito, però, i genitori non avevano tenuto a casa il figlio di 5 anni. Ma lo avevano mandato all’asilo normalmente, presso la scuola dell’infanzia Montessori della città lombarda.
Non solo, i genitori hanno saputo della positività del figlio sei giorni dopo aver eseguito il tampone, il 9 settembre. E avrebbero comunicato il fatto alla scuola non prima del 15 settembre.
E il bambino ha frequentato quelle aule nei giorni del 7, 8 e 9 settembre, quando era un caso fortemente sospetto di Covid-19, tanto da aver dovuto eseguire il tampone. Un comportamento davvero sconsiderato.
L’esito del tampone positivo e la quarantena per tutti
Secondo quanto riportato dal Comune di Cesano Maderno, riportando le parole che si sono scambiati al telefono i genitori dell’alunno positivo e la dirigenza scolastica, il bambino ha eseguito il test il 3 settembre, andando a scuola il 7, 8, 9 settembre.
Ha scoperto di essere positivo il 9 e dal giorno dopo non è più andato a scuola. Ma solo 6 giorni dopo la scuola ha potuto far scattare il protocollo, perché prima non è stato detto nulla.
Tre docenti e 17 compagni del bambino hanno già eseguito il tampone presso l’ospedale San Gerardo di Monza. Per la classe niente più lezioni per qualche giorno. E tutti in attesa dell’esito del tampone.
Per le altre classi, nessun problema, perché il comune ha deciso di dividerle in classi bolla, con gruppi chiusi che non si incontrano mai con gli altri. Così da evitare contagi a scuola tra classi.