Chiara Spigolon annegata in una piscina di un centro benessere a causa di un malore

Come mai la ragazza è deceduta?

Chiara Spigolon è annegata in una piscina di un centro benessere. La giovane ragazza di 30 anni ha avuto un malore improvviso e il suo corpo è stato purtroppo trovato senza vita. Sabato 9 ottobre si trovava in un centro benessere a Quarna Superiore sul lago d’Orta, quando ha perso la vita per un malore che l’ha colta nella piscina della struttura.

centro benessere

Chiara Spigolon aveva solo 30 anni. Sabato 9 ottobre si trovava in un centro benessere di Quarna Superiore, comune del Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte, sul lago d’Orta. Si trovava in piscina quando, con tutta probabilità per un malore che l’ha colpita all’improvviso, ha perso la vita, morendo annegata.

Nessuno ha potuto fare niente per salvarla. Era da sola in quel momento. A trovare il suo cadavere è stata un’altra donna, cliente anche lei del centro benessere piemontese, che subito ha avvisato il personale presente che ha chiamato i soccorsi. Ma per lei era troppo tardi.

Chiara Spigolon annegata in una piscina, il ricordo di chi le voleva bene

Aveva solo 30 anni Chiara. Si era laureata in Mediazione linguistica e culturale all’Università degli Studi di Milano. E aveva anche conseguito un master in Gestioni dei beni di lusso presso la Cattolica. Lavorava come specialista marketing per un’azienda di Cantù, nel Comasco.

Brigitte, la sua migliore amica, su Facebook ricorda così la sua cara amica che non c’è più e che ha lasciato un vuoto enorme in chi la conosceva e la amava:

Non ti piacevano le foto. Non ne ho molte di noi insieme. Ma la più bella ce l’ho stampata in testa. Il tuo sorriso non lo scorderò mai. Ti amo Chiara.

Chiara Spigolon annegata in una piscina

Brigitte aveva visto Chiara pochi giorni prima. Erano andate insieme a vedere al cinema l’ultimo film di James Bond, No time to die. Avevano pianto insieme perché si erano commosse e avevano deciso di dormire insieme. L’ultimo messaggio giovedì, la sera prima della sua morte.

Sapevo che il giorno dopo sarebbe partita e che aveva bisogno di staccare, anche dalla tecnologia. Così non l’ho disturbata. Era così felice, aveva una voglia di fare incredibile. La sua scomparsa è un vuoto enorme. Mi manca già scriverle, organizzare i nostri incontri, viverla nella quotidianità. Con lei se n’è andato un pezzo del mio cuore.