Chieri, 40 profughi ucraini ospitati in un hotel chiuso da 10 anni: è polemica

Chieri, hotel chiuso da 10 anni ospita 40 profughi ucraini, ma è iniziata una polemica sulle condizioni della struttura

È in corso una lunga polemica per 40 profughi ucraini che sono stati ospitati in un hotel chiuso da 10 lunghi anni. Sono arrivati a Chieri una settimana fa, ma è probabile che nei prossimi giorni possano aumentare, poiché è l’unica soluzione per donargli un tetto sulla testa.

40 profughi ucraini hotel

Una vicenda che purtroppo sta facendo molto discutere. La maggior parte dei presenti però, sono bambini e donne molto giovani, che sono riusciti a fuggire dalla guerra.

La struttura in questione si chiama Tre Re e si trova a Chieri, piccolo comune in provincia di Torino. Tuttavia, è chiusa da 10 lunghi anni ed in queste ultime settimane sono iniziati alcuni lavori di ristrutturazione.

Questi 40 rifugiati proprio dalla Prefettura sono stati affidati alla cooperativa Liberi Tutti. Vista la gravità e l’urgenza della loro situazione, hanno deciso di metterli provvisoriamente in questa struttura.

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L’hotel però, essendo chiuso da 10 lunghi anni, ha bisogno di alcuni lavori. Di conseguenza a mettere alla luce questo problema è stato proprio il console onorario dell’Ucraina, che si trova a Torino, Dario Arrigotti. Quest’ultimo su questo episodio ha dichiarato:

Non si possono ospitare rifugiati in una struttura che ha ancora dei lavori da fare. I lavori sono iniziati solo poco tempo fa.

Le parole della cooperativa per i 40 profughi ucraini ospitati nell’hotel

A raccontare la vicenda è stato proprio il TG3 Piemonte. Di conseguenza Sonia Migliaccio, la responsabile della Cooperativa, sull’accaduto ha dichiarato:

La nostra cooperativa si è candidata all’accoglienza dei profughi ucraini, dopo aver acquisito a tempo record la disponibilità di questa struttura, che era già in fase di ristrutturazione, ma che prevedeva tempi decisamente più lunghi che si sono dovuti per forza accorciare. Quando sabato sono arrivati i 40 ospiti attuali, non tutto funzionava al meglio, a cominciare dal riscaldamento.

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Le imprese impegnate nei lavori hanno fatto l’impossibile ed oggi quasi tutti i problemi sono risolti. Presto anche i pasti saranno cucinati in albergo, ci si sta attrezzando.