Chiesto l’ergastolo anche per Valentina Casa: “Si è toccato il fondo”

Omicidio del piccolo Giuseppe Dorice, chiesto l'ergastolo anche per la madre Valentina Casa: "Anche gli animali proteggono i figli"

Anna Grillo, il sostituto procuratore generale di Napoli, ha chiesto l’ergastolo alla Corte di Assise di Appello per Valentina Casa. La madre è accusata di non aver fatto nulla per impedire che il suo compagno Tony Essobti Brade uccidesse il suo bambino Giuseppe Dorice e riducesse in gravissime condizioni la sorellina Noemi.

Rifiutata la scarcerazione di Valentina Casa

Non solo la donna è rimasta a guardare mentre li picchiava brutalmente, ma non ha nemmeno allarmato i soccorsi.

Si è toccato il fondo della crudeltà umana, anche gli animali hanno l’istinto di proteggere i propri cuccioli.

Queste le parole del sostituto procuratore generale di Napoli.

La terribile vicenda risale al 27 gennaio del 2019, quando il patrigno ha ucciso di botte, colpendolo con pugni, calci e bastonate, il piccolo Giuseppe nella sua abitazione di Cardito.

La Corte di Assise, dopo la tragedia, ha accusato Valentina casa, mamma dei due bambini, di gravi omissioni e l’ha condannata a 6 anni di reclusione. Ma il sostituto procuratore generale non accetta la sentenza e ha chiesto l’ergastolo anche per la donna.

Rifiutata la scarcerazione di Valentina Casa

Il suo compagno picchiava sempre i suoi figli, quel giorno era sotto effetto di sostanze stupefacenti e dopo aver visto il letto rotto, ha sfogato la sua rabbia sui due minori. Proprio la piccola Noemi, dopo un lungo ricovero in ospedale, raccontò agli inquirenti che era stato papà Tony ad uccidere il suo fratellino. Lo faceva sempre e una volta le aveva messo la testa sotto l’acqua.

Davanti al giudice, l’uomo ha chiesto perdono. Ha ammesso di aver picchiato a morte i due bambini e di essere sotto effetto di droghe.

Rifiutata la scarcerazione di Valentina Casa

Voglio chiedere scusa e perdono. Mi sono fumato una canna. Uso sostanze stupefacenti quotidianamente. Ho visto la struttura del letto rotta, mi venne un raptus, come se si fosse spento il cervello.

Tony Essobti Brade è stato condannato all’ergastolo accusato dell’omicidio del bambino di 7 anni e del tentato omicidio della sorellina minore.