Christian Atsu non ce l’ha fatta: trovato il suo cadavere

Gli agenti del calciatore Christian Atsu hanno fatto sapere che il corpo del 30enne è stato trovato privo di vita

Si è conclusa con il più tragico degli epiloghi la vicenda del calciatore ghanese Christian Atsu. Dopo giorni di ansie, paura e anche false notizie che sono circolate su un suo ritrovamento e salvataggio, il suo agente ha confermato la notizia più brutta. Il corpo dell’attaccante 30enne è stato rinvenuto, privo di vita, sotto le macerie del complesso residenziale in cui alloggiava.

Christian Atsu trovato vivo

Il terremoto che ha colpito la parte inferiore della Turchia e la Siria ha causato in tutto oltre 40mila morti. Altre centinaia di migliaia di persone hanno perso tutto ciò che avevano.

Una calamità di dimensioni catastrofiche, tra le più imponenti della storia recente.

Tante le storie di salvataggi miracolosi. Persone estratte vive da sotto le macerie anche 200 ore dopo il sisma.

Tanti, tuttavia, non ce l’hanno fatta. E tra questi, dal pomeriggio di ieri, c’è ufficialmente anche il calciatore ghanese dell’Hatayspor Christian Atsu. A confermarlo, in una nota diramata tramite social, uno dei suoi agenti, Murat Uzunmehmet.

Il corpo senza vita di Atsu è stato trovato sotto le macerie. Al momento, i suoi effetti personali sono ancora in fase di rimozione. È stato trovato anche il suo telefono.

Le false notizie su Christian Atsu

Christian Atsu trovato vivo

Nei giorni scorsi, quelli subito successivi al terremoto e al conseguente crollo di centinaia e centinaia di edifici, si erano diffuse diverse notizie riguardanti proprio la situazione di Christian Atsu.

La società dell’Hatayspor aveva subito annunciato che il calciatore era disperso sotto le macerie. Poi, il giorno dopo, la stessa dirigenza aveva pubblicato una nota nella quale spiegava che Christian era stato estratto vivo dalle macerie e trasferito in ospedale per le cure.

Christian Atsu trovato vivo

Trascorso un altro giorno, si è scoperto che in realtà i soccorritori ancora non avevano trovato il ragazzo e che quindi era ancora disperso.

I dirigenti si erano recati in ospedale per cercarlo e non trovandolo hanno capito tutto.

Da quel momento le ricerche sono andate avanti incessanti, con la speranza di un salvataggio che, a quel punto, sarebbe stato miracoloso. Purtroppo, nel pomeriggio di ieri, la vicenda si è conclusa con il più tragico degli epiloghi. L’attaccante ghanese classe 1992 non ce l’ha fatta.