Christian Sodano si faceva chiamare Psycho sui social e aveva commentato così il caso Giulia Cecchettin
"Anche le donne uccidono gli uomini": il commento di Christian Sodano, maresciallo della Guardia di Finanza, dopo la morte di Giulia Cecchettin
Il duplice delitto di Cisterna di Latina ha sconvolto l’Italia. Il maresciallo della Guardia di Finanza, Christian Sodano, ha spezzato la vita della madre e della sorella della sua ex fidanzata, Desyrèe Amato, con la pistola d’ordinanza. La 22enne è riuscita a fuggire e chiedere aiuto, ma per Nicoletta e Renèe era ormai troppo tardi.
Durante l’ultima puntata della trasmissione televisiva Ore 14, il conduttore Milo Infante ha rivelato due dettagli sulla personalità di Christian Sodano. Il finanziere si faceva chiare Psycho sui social network e dopo il caso di Giulia Cecchettin, aveva pubblicato un post in cui sottolineava che anche le donne uccidono gli uomini. Un profilo che secondo molti, non è stato ben valutato, visto che faceva parte della Guardia di Finanza.
Lo zaino di Christian Sodano
Nello zaino del 27enne, dopo il duplice delitto, sono stati trovati degli elementi importanti che hanno portato all‘ipotesi della premeditazione: nastro adesivo, manette, sacchi neri grandi, un manganello telescopico e dei guanti. Cosa voleva fare? Voleva rapire la sua ex e mettere fine alla sua vita?
Desyrèe Amato aveva lasciato Christian Sodano, le cose tra loro non andavano più e dopo l’ennesima discussione, il finanziere è entrato in casa con la pistola d’ordinanza. La 22enne si è spaventata e subito la madre e la sorella li hanno raggiunti e hanno cerato di proteggerla. Ma l’uomo non ha avuto pietà ed ha aperto il fuoco contro le due. L’unica a salvarsi è stata la sua ex fidanzata, è riuscita a raggiungere un benzinaio, dove si è nascosta e dove ha chiesto aiuto.
Christian Sodano è già comparso davanti al Gip per l’interrogatorio di garanzia e si è avvalso della facoltà di non rispondere. È rimasto tranquillo, ma in seguito i legali del finanziere hanno fatto sapere che è addolorato e distrutto.
In merito agli oggetti trovati nello zaino nella sua auto, il 27enne ha spiegato che si tratterebbe di ricordi della mamma poliziotta che è morta nel 2016, riferendosi alle manette e al manganello. E gli altri oggetti? Li teneva in macchina perché spesso andava a pesca. Un versione non credibile, che potrebbe peggiorare la sua situazione.