Condannata la mamma che iniettava psicofarmaci alla bambina di 8 anni

Solo 4 anni di reclusione alla mamma che faceva iniezioni di psicofarmaci alla bambina di 8 anni

Condannata a 4 anni di prigione la mamma che dava psicofarmaci alla bambina di 8 anni, tramite iniezione. In realtà gli avvocati dell’accusa aveva chiesto una pena più severa, parlando di tentato omicidio. La donna, invece, dovrà scontare una pena molto più leggera. Ecco tutti i dettagli di questa drammatica storia famigliare.

Iniezioni fatte in casa
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La donna si trova agli arresti domiciliari da luglio del 2019. E solo oggi è stata condannata a quattro anni di prigione per lesioni gravi volontarie.

Il gup Emanuela Attura al termine del rito abbreviato ha stabilito questa pena, ridimensionando le richieste della Procura, che invece aveva chiesto 10 anni di reclusione per tentato omicidio.

Iniezioni di Lamictal
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Quando la bambina è stata ricoverata in ospedale, perché affetta da una rara malattia genetica che causa attacchi epilettici, secondo i sanitari la donna avrebbe infilato la mano sotto le lenzuola per iniettarle il Lamictal, aggravando le sue condizioni di salute.

La donna di 33 anni si è sempre difesa. Aveva iniettato il Lamictal, uno psicofarmaco, alla figlia di soli 8 anni per un equivoco del personale medico del policlinico Umberto I.

Dicendo che in realtà non aveva fatto alcuna iniezione alla figlia, ma le stava solo massaggiando il braccio per farla dormire.

Iniezioni in ospedale
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Le telecamere di sorveglianza installate per intervenire in caso di attacchi epilettici hanno ripreso la scena. E nella stanza i sanitari hanno trovato siringhe vuote. Il giorno dopo, il livello di lamotrogina nel sangue della piccola era sette volte superiore.

Psicofarmaci alla bambina di 8 anni: 4 anni di reclusione alla madre

L’accusa non ha mai creduto alle parole della donna e per questo prima l’hanno prima arrestata e poi messa ai domiciliari. In attesa della decisione. La Procura ha respinto la sua difesa e anche il Gup, che però ha ridimensionato i fatti.

Fonte YouTube El rincón del sano

Gli avvocati Savino Guglielmi e Francesca Rossi che difendono la donna hanno fatto sapere che ricorreranno in appello.