Convalidato l’arresto di Elisa Roveda: ha scelto di non rispondere al Giudice
Voghera, Elisa Roveda davanti al Gip si è avvalsa della facoltà di non rispondere: convalidato il suo arresto
Nella giornata di ieri, lunedì 17 luglio si è tenuto il primo interrogatorio davanti al Gip di Elisa Roveda. La mamma 44enne che lo scorso venerdì ha messo fine alla vita di suo figlio Luca, che avrebbe compiuto un anno tra soli pochi giorni.
La donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Anche perché dal giorno in cui l’hanno arrestata, si trova ricoverata nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Matteo, di Pavia.
Lo stesso legale della donna, ha spiegato che in realtà le sue condizioni non sono ancora buone per affrontare un interrogatorio. Infatti in una breve intervista con un quotidiano locale, l’avvocato ha spiegato:
Non era assolutamente in condizione di rispondere. La prima preoccupazione per noi è di carattere medico e riguarda le sue condizioni. Poi, quando sarà il momento cercheremo di capire meglio e nel dettaglio quanto successo.
Elisa Roveda in quest’occasione si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Nonostante questo però il Gip, ha deciso di convalidare il suo arresto. Ora bisognerà solo aspettare e capire cosa fare nelle prossime fasi delle indagini.
Il delitto commesso da Elisa Roveda
Tutti i familiari della donna erano ben a conoscenza del periodo difficile che stava vivendo. Infatti dopo la nascita del suo bimbo, la coppia lo aspettava da cinque lunghi anni, lei ha iniziato a soffrire di depressione.
Per questo motivo, il marito, la mamma ed anche una zia, hanno iniziato a fare dei turni per stare con lei. L’uomo faceva il possibile per non lasciarla da sola. Tuttavia, quella mattina è avvenuto l’impensabile.
Maurizio Baiardi è uscito dalla sua abitazione in via Mezzena, a Voghera intorno alle 7.30. La suocera sarebbe arrivata a breve, ma quando è arrivata nella casa è emersa la straziante verità.
Il piccolo Luca era esanime sul letto e la mamma era di fianco a lui, immobile e sotto shock. All’arrivo dei medici per il bimbo non c’era ormai più nulla da fare. La madre invece, quando ha visto i Carabinieri ha confessato il delitto ed è da quel momento che è ricoverata in ospedale.