Coronavirus, donna incinta positiva perde il bambino

Donna incinta positiva perde il bambino: la 39enne è grave

A Cagliari una donna incinta positiva perde il bambino, per le complicazioni dell’infezione da Covid-19. Purtroppo le condizioni di salute della 39enne sono davvero molto gravi. A causa del coronavirus, è peggiorata e non ha potuto portare a termine la sua gravidanza.

Gravidanza e coronavirus
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La donna incinta al quinto mese di gravidanza è stata operata venerdì all’ospedale Santissima Trinità di Cagliari, dai medici del nosocomio in collaborazione con i rianimatori del Brotzu.

Positiva al coronavirus, la donna purtroppo è peggiorata. A causa della polmonite le sue condizioni di salute sono presto precipitate. E ha perso il suo bambino. Ora si trova ancora ricoverata ed è grave.

Donna al quinto mese di gravidanza
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La donna è stata sottoposta a un intervento molto delicato eseguito dal team guidato dalla ginecologa Eleonora Coccollone. I chirurghi hanno eseguito un taglio cesareo per poter esportare il feto, ormai privo di vita, e la placenta.

Secondo quanto riportato da fonti ospedaliere, la 39enne era sana e sportiva, non aveva alcuna malattia pregressa, ma il virus Sars-Cov-2 ha colpito duramente il suo organismo.

Incinta positiva perde il bambino
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Donna incinta positiva perde il bambino: ora lotta tra la vita e la morte

Dopo aver riscontrato la positività al coronavirus, le condizioni di salute della mamma sono subito peggiorate. I medici non hanno potuto far nient’altro che operare d’urgenza la donna, per poter sperare di poter salvare almeno la sua vita.

Fonte YouTube Redazione CagliariPad

Per i medici è stata una decisione difficile e sofferta, come fanno sapere dalla direzione sanitaria dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari. Si è dovuto agire d’urgenza e in emergenza.

I rianimatori del Brotzu, azienda ospedaliera di Cagliari, sono intervenuti anche con un polmone artificiale, per poter permettere all’ossigeno di arrivare in tutti gli organi della donna e tenerla in vita.

Le sue condizioni di salute restano comunque gravissime e destano preoccupazione.