Coronavirus, la pandemia e i suoi danni: perché potremmo non superare il trauma

Vivere una pandemia può portare dei traumi, vediamo di cosa si tratta

Steven Taylor è un professore del dipartimento di psichiatria dell’università British Columbia nonché rinomato psicologo clinico. Poco prima della pandemia da Covid-19 stava per pubblicare “The Psychology of Pandemics”, libro che non poteva vedere la luce in un momento più appropriato. Sul Guardian Steven Taylor ha pubblicato un articolo in cui sottolineava i punti salienti della sua ricerca, con tanto di dati riferiti ad epidemie recenti.

traumi-pandemia

Il punto centrale dello scritto di Taylor sono gli effetti psicologici di una pandemia sia di chi sperimenta la quarantena sia in chi ha combattuto il virus. Alcune persone mostrano dei sintomi si stress da quarantena. Ne è emerso che tali ripercussioni psicologiche non sono affatto trascurabili e possono anche protrarsi nel tempo. Tra questi effetti collaterali i più frequenti sono l’aumento dei livelli di ansia e lo shopping compulsivo al supermercato, il diffondersi di atteggiamenti razzisti e di teorie complottiste e infine, col protrarsi dell’isolamento, l’aumento di episodi di furti e saccheggi.

traumi-pandemia

Di contro esiste un lato positivo come l’aumento delle azioni altruistiche e del volontariato. Le esperienze precedenti a cui Steven Taylor fa riferimento sono la pandemia di influenza del 2009 e l’epidemia di Sars del 2003. In una parte della ricerca Taylor Steven scrive:

Un’emergenza di sanità pubblica può avere effetti duraturi sulla psicologia di una popolazione. Nel caso del Covid-19, alcuni di questi effetti sono già evidenti: molte persone perderanno il lavoro e subiranno difficoltà finanziarie; altri subiranno la devastazione della perdita dei propri cari; matrimoni e relazioni crolleranno sotto la pressione del blocco”.

traumi-pandemia

La quarantena ha effetti peggiori per chi soffre di disturbi mentali o vive una relazione abusiva, ma può essere problematica anche per chi è emotivamente stabile. Taylor insieme ad un suo collega, Gordon, ha condotto uno studio su alcuni cittadini canadesi e americani. Dai dati raccolti emerge che il 75% degli intervistati ha risposto bene alla pandemia, mentre il 25% ha sviluppato una sindrome definita come “Stress da Covid-19”.

traumi-pandemia

I governi, secondo Steven Taylor, devono prendere coscienza di tali patologie, poiché:

“Sulla base di studi su catastrofi come inondazioni, uragani e terremoti, circa il 10 % delle persone colpite da eventi traumatici, sviluppa gravi problemi psicologici come disturbi dell’umore, ansia o stress post-traumatico (PTSD). Questi sintomi si manifestano in genere subito dopo il disastro. Tali risultati suggeriscono che il 10 per cento delle persone affette da Coronavirus – possibilmente più – svilupperà disturbi psicologici durante o dopo questa pandemia.“.

traumi-pandemia

Bisogna anche considerare come il virus cambierà la nostra società. Niente sarà più come prima e potrebbe svilupparsi della generalizzata ansia da contatto, che a volte può sfociare anche in germanofobia. Oltretutto la quarantena sta accelerando la digitalizzazione delle nostre vite. Uno degli unici punti positivi potrebbe essere però la riscoperta dell’altruismo.