Coronavirus, niente modifiche alle zone fino a venerdì: le dichiarazioni di Boccia

Lo annuncia il ministro per gli Affari Regionali

Nell’arco delle prossime ore non avverrà nessun cambiamento di zona per le Regioni poiché la nuova analisi del monitoraggio dei dati relativi al Coronavirus avverrà solamente venerdì.

Coronavirus: Boccia commenta le indiscrezioni

Lo ha ribadito Francesco Boccia, il ministro per gli Affari Regionali, dopo le numerose indiscrezioni che riportavano di un’eventuale, ennesima fascia per certe Regioni più esposte, come, ad esempio, la Campania, in seguito all’ultima ordinanza del ministro Speranza che ha spostato in zona arancione anche Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria.

Venerdì la riunione

Dottore fa il test Coronavirus

Il rappresentante dell’esecutivo, ospite di Rai Tre, ha chiarito che domani non accadrà nulla. Il controllo è in corso, domani riparte quello settimanale, in attuazione delle decisioni assunte con la Conferenza Stato-Regioni. Niente accadrà nell’immediato.

Francesco Boccia ha confermato che c’è un approfondimento sulla Campania che il ministero sta portando avanti, ma nelle prossime ore nulla verrà stabilito. Si renderà necessario attendere le analisi dei dati da parte della cabina di regia che si riunirà venerdì prossimo.

Tecnici mandati a Napoli

Al microscopio il Coronavirus

Sui medesimi accertamenti da parte dei tecnici del ministero della Salute mandati a Napoli per dipanare qualsiasi dubbio sui numeri dell’emergenza sanitaria, forniti dalla Campania, Boccia garantisce che non ci sarà alcuno sconto. La posta in palio è talmente elevata che – ha commentato – il rigore di Brusaferro, Speranza e di tutti non permette di concedere sconti o valutazioni benevole. Se le stime indicano che un’area è rossa o arancione, quell’area lo diventa.

Vincenzo De Luca sollecita provvedimenti per il Coronavirus

Medici abbracciati

Lo stesso Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, aveva spiegato che la collocazione è già stata decisa ieri, a fronte della piena rispondenza dei dati a ciò che è previsto dagli oggettivi criteri fissati dal ministero della Salute. Ha sollecitato un’operazione trasparenza, pubblica e in ogni direzione, per eliminare zone d’ombra, pure fittizie. Pertanto non crede ci sia più nulla da decidere e da attendere sul Coronavirus.