Vincenzo De Luca rompe il silenzio dopo le rivolte a Napoli: “Non cambio idea”

Dopo le burrascose rivolte di ieri sera a Napoli, rompe il silenzio Vincenzo De Luca che continua con i suoi piani per il lockdown

Abbiamo visto tutti le spaventose immagini di ieri sera a Napoli. Una folla in completa rivolta contro le decisioni prese dal governatore Vincenzo De Luca in merito ad un nuovo lockdown.

Napoli rivolte

L’epidemia da Coronavirus di certo non si ferma e bisogna adottare misure più stringenti. Tra le prime regioni a prendere i primi provvedimenti c’è la Campania.

Napoli lockdown

Vincenzo De Luca ha infatti dichiarato un lockdown parziale per la regione. Oltre al coprifuoco, le scuole in Campania rimarranno chiuse almeno fino a fine ottobre.

Dopo le spaventose immagini di ieri sera, il governatore ha rotto il silenzio mostrando il suo sdegno per quanto accaduto. Oltre ai danni economici, agli atti di vandalismo e di violenza, ieri sera si è manifestato il rischio concreto di una nuova ondata di contagi visti gli assembramenti evidenti.

Ieri sera si è assistito a Napoli a uno spettacolo indegno di violenza e di guerriglia urbana organizzata, che nulla ha da spartire con le categorie sociali. Ieri si applicavano le stesse ordinanze a Milano, Roma e Napoli.

E mentre a Milano e Roma le città erano deserte nel rispetto delle norme, a Napoli c’erano violenze e vandalismo. Alcune centinaia di delinquenti hanno sporcato l’immagine della città.

De Luca prosegue specificando che protagonisti di questa vicenda sono persone che non hanno nulla a che fare con la vera Napoli.

I protagonisti di questi episodi non hanno nulla a che fare con le categorie economiche e con i cittadini di Napoli, che hanno dato in questi mesi una prova straordinaria di autodisciplina e di responsabilità, e che tuteleremo fino in fondo sul piano sanitario e su quello sociale.

Vincenzo De Luca non cambia idea

Foto Vincenzo De Luca

Tuttavia, nonostante le proteste, il governatore sottolinea di rimanere sulla sua linea. Nessun allentamento delle misure contenitive, semmai il contrario.

Continueremo a seguire la nostra linea di rigore, senza cambiare di una virgola, come è nostro dovere fare. Da questo momento chiediamo al Governo di impegnarsi a garantire la legalità e il rispetto delle leggi; a mettere a punto immediatamente un piano di sostegno socio-economico per le categorie produttive e per le famiglie.

Questo sostegno costituisce una priorità assoluta, al pari delle misure sanitarie, come abbiamo fatto in Campania con un piano economico e sociale scattato contestualmente alle misure restrittive. Da oggi non accetteremo ritardi e interlocuzioni se non si affronta da subito il tema sociale. Sollecitiamo un incontro ad horas con il Governo su questi punti.