Coronavirus Regno Unito, morta infermiera incinta: i medici riescono a salvare la bambina

CORONAVIRUS UK: infermiera incinta muore, i medici salvano la bambina

La vicenda arriva dal Regno Unito, dove un’infermiera di 28 anni, in stato di gravidanza, è morta dopo aver contratto il Coronavirus. Secondo le notizie rese note, Mary Agyeiwaa Agyapong è stata definita dai suoi colleghi una meravigliosa infermiera, che ha lottato lungo le corsie, contro questo temuto virus e alla fine, ne è stata sopraffatta.

I medici sono subito intervenuti per salvare la bambina che aveva in grembo e sono riusciti nell’intento. Purtroppo Mary non è riuscita a superare la sua battaglia e si è spenta per sempre. Sua figlia sta bene e presto verrà sottoposta al tampone per il Coronavirus.

Le condizioni di salute di questa infermiera sono peggiorate il giorno prima di Pasqua, dopo una settimana di ricovero all’interno della struttura ospedaliera dove lavorava, il Luton and Dunstable University Hospital.

Quando il team medico si è reso conto delle sue critiche condizioni, ha deciso di anticipare il parto, con la speranza di salvare mamma e figlia.

Mary però non ce l’ha fatta e la scorsa domenica, è stata dichiarata morta.

La bambina adesso è tra le braccia del suo papà, che vista la situazione, a sua volta, si è dovuto sottoporre al tampone per il Coronavirus.

Per aiutare questa famiglia, è stata anche creata una raccolta fondi, destinata alla bambina.

La notizia della morte di Mary, è stata diffusa dallo stesso ospedale, sui social network:

“Con grande tristezza possiamo confermare la morte di una delle nostre infermiere, Mary Agyeiwaa Agyapong, morta domenica 12 aprile. Ha lavorato qui per ben 5 anni ed è stata un membro molto apprezzato del team, un’infermiera fantastica ed un ottimo esempio di ciò che noi rappresentiamo.

È risultata positiva al Coronavirus, lo scorso 5 aprile ed è stata ricoverata in ospedale il successivo 7 aprile.

I nostri pensieri e il nostro cordoglio vanno alla famiglia e agli amici di Mary, in un momento così triste. Chiediamo a tutti che la loro privacy venga rispettata”.