Cosa si può fare e cosa no nelle Regioni rosse e arancioni
Regioni rosse e arancioni, cosa possiamo fare? E cosa non possiamo fare?
Regioni rosse e arancioni, ma anche Regioni gialle. Abbandonato il colore verde, perché nessuno può dirsi fuori e salvo dall’emergenza, con il nuovo DPCM del 3 novembre 2020 Giuseppe Conte ha istituito tre livelli di gravità della situazione. Con regole e restrizioni diverse a seconda del colore di appartenenza.
Il nuovo DPCM che Giuseppe Conte ha firmato insieme a Roberto Speranza, ministro della Salute, il 3 novembre scorso, introduce delle restrizioni in base al livello di rischio di contagio da Covid-19.
L’Italia viene divisa in Regioni gialle, arancioni e rosse. Le gialle sono quelle a cui si applicano le regole e le norme di base, un po’ più restrittive rispetto all’ultimo DPCM di fine ottobre. Ma che hanno una situazione di rischio non così alta e preoccupante.
Diversa la situazione per le zone arancioni e rosse, dove il rischio è maggiore. Il colore viene assegnato in base non solo all’indice RT, ma anche ad altri parametri. E saranno in vigore dal 6 novembre al 3 dicembre.
Al momento sono Regioni arancioni la Sicilia e la Puglia, mentre sono rosse Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d’Aosta. Gialle tutte le altre.
Regioni arancioni e rosse, cosa cambia
Chi vive in una Regione arancione può spostarsi all’interno del territorio di residenza o domicilio, anche se è caldamente consigliato di evitare gli spostamenti non necessari. Coprifuoco dalle 22 alle 5, con spostamenti garantiti solo per motivi di lavoro, salute o necessità, come per quelli fuori dalla residenza. Aperte le scuole dell’infanzia, le primarie e le medie, con obbligo di mascherina al banco. Didattica a distanza per le superiori.
Negozi tutti aperti, tranne i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Bar e ristoranti chiusi, con la possibilità di consegna a domicilio a qualunque ora e asporto fino alle 22. Si potrà fare sport all’aperto. Si può andare in un altro comune se nel proprio non sono disponibili alcuni servizi che invece sono necessari.
Nelle aree rosse, invece, norme più stringenti, con un lockdown che sembra quello primaverile. Ci si potrà spostare di giorno solo per motivi di lavoro, salute, necessità e studio, se non c’è la didattica a distanza. A scuola andranno i bambini fino alla prima media. Mentre dalla seconda media in poi le lezioni saranno in DAD. Aperti parrucchieri, barbieri, supermercati, farmacie, edicole e tabacchi. Tutti gli altri negozi che non vendono beni essenziali chiusi. Bar e ristoranti chiusi, ma consentiti asporto fino alle 22 e consegna a domicilio.
Si potrà fare sport vicino casa all’aria aperta. E per ogni spostamento sarà necessaria l’autocertificazione.