Davide Ferrerio vittima di uno scambio di persona, continua a lottare per vivere
Agghiacciante la verità emersa sul caso del pestaggio di Davide Ferrerio: il 20enne è stato scambiato per un presunto pedofilo
Agghiacciante quanto emerso dalla indagini sul pestaggio subito da Davide Ferrerio lo scorso 11 agosto a Crotone, in Calabria. A quanto pare, il 20enne bolognese è stato vittima di uno scambio di persona e la vittima per il pestaggio doveva essere un 31enne che aveva dato appuntamento ad una ragazzina minorenne.
![Pestaggio di Davide Ferrerio](https://www.bigodino.it/wp-content/uploads/2022/08/Davide-Ferrerio.jpg)
Ricostruzione dei fatti. Lo scorso 11 agosto, Davide si trovava a Crotone insieme alla sua famiglia per le vacanze estive, come faceva ogni anno. In serata era uscito con un amico per andare a mangiare una pizza, ma all’improvviso, un altro ragazzo lo ha avvicinato e, senza dargli tempo, lo ha aggredito e picchiato con violenza inaudita.
Gravissimi i traumi riportati dal ragazzo, che tutt’ora, a due settimane di distanza, è ancora in coma farmacologico con un trauma cranico molto grave.
Non doveva essere Davide Ferrerio la vittima del pestaggio
![Pestaggio di Davide Ferrerio](https://www.bigodino.it/wp-content/uploads/2022/08/Davide-Ferrerio1.jpg)
Immediatamente le autorità locali avevano individuato e arrestato, con l’accusa di tentato omicidio, Nicolò Passalacqua, un 21enne Rom senza fissa dimora.
Le indagini successive, dopo circa due settimane, hanno fatto emergere quella che è la verità. Una verità sconcertante.
A quanto pare, l’obiettivo di quella che era una vera e propria spedizione punitiva, era un ragazzo di 31 anni. Quest’ultimo avrebbe chattato con una ragazza minorenne per diverso tempo e avrebbe dato appuntamento alla ragazzina alle 21 di quella sera.
La famiglia della minorenne, scoperto dell’appuntamento, avrebbe invece mandato Passalacqua per farla pagare al presunto pedofilo.
![Pestaggio di Davide Ferrerio](https://www.bigodino.it/wp-content/uploads/2022/08/Davide-Ferrerio2.jpg)
Il 31enne aveva scoperto il pericolo e aveva detto nella chat che avrebbe indossato una maglia bianca e che si sarebbe fatto trovare alle 21 in punto davanti al Palazzo di Giustizia.
In realtà lui non si è presentato. Ma il destino ha voluto che a quell’ora, in quel luogo esatto e per di più con una t shirt bianca addosso, passasse proprio il povero Davide Ferrerio, che senza sapere il perché, si è ritrovato vittima dell’ira insensata di un criminale.
Oggi Davide continua a lottare per sopravvivere e la sua famiglia pretende giustizia. Innumerevoli i messaggi di vicinanza ricevuti dal 20enne, compreso quello di Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna, squadra che Davide tifa fin da quando era un bambino.