Delitto di Alice Neri: l’ipotesi sul movente nell’ordinanza del Tribunale del Riesame
Delitto di Alice Neri, nelle 30 pagine della relazione dei Giudici del Tribunale del Riesame, è emerso il possibile movente dietro l'omicidio
I Giudici del Tribunale del Riesame hanno disposto per Mohamed Gaaloul il fermo nella casa circondariale, poiché il quadro indiziario nei suoi confronti, per il delitto di Alice Neri, sembra essere abbastanza pesante. Per loro non ci sono dubbi che lui sia il colpevole.
Sono ben tre le udienze, durante le quali il 29enne di origine tunisine si è recato davanti ai Giudice. Il suo legale ha provato a dire più volte che il suo assistito avrebbe solo chiesto un passaggio a quella donna bionda e sarebbe poi sceso dal veicolo.
Tuttavia, le motivazioni ed anche i tre testimoni chiavi del caso, hanno dato all’uomo un quadro indiziario abbastanza pesante. Per questo motivo, per gli inquirenti non c’è alcun dubbio che sia il colpevole.
Nelle 30 pagine della relazione che hanno scritto, c’è anche il possibile movente. I Giudici ipotizzano proprio che l’uomo abbia messo fine alla vita della donna, dopo che lei lo ha rifiutato.
Inoltre, hanno anche smentito la possibilità che Alice possa aver fatto uso di sostanze stupefacenti. Su questo aspetto della vicenda, nella relazione, hanno scritto:
Non può dirsi affatto dimostrato che la Neri possa aver assunto Cocaina. La ragazza aveva assunto alcolici, ma non consta, ad oggi, che avesse assunto quella sostanza stupefacente, non essendoci esiti certi degli accertamenti medico legali sui resti della vittima.
Il delitto di Alice Neri ed il ritrovamento del corpo
Per i Giudici non c’è alcun dubbio che tra le 3.30 di notte, quando Marco è andato via dallo Smart Cafè, lui ed Alice abbiano vagato per tutta la notte. Tuttavia, forse a causa di un rifiuto, lui non è riuscito a trattenersi.
Mohamed Gaaloul è l’ultimo ad aver visto la donna viva in quella notte. Per loro è stato proprio lui a commettere il delitto ed anche ad incendiare la sua auto, con il corpo chiuso nel bagagliaio.
Lui ha provato a difendersi, dicendo che in realtà era sceso da quella macchina alle 5 del mattino ed ha anche detto che Alice aveva appuntamento con un altro uomo. Però visto che dalle indagini non è emerso nulla di rilevante negli spostamenti, hanno disposto per lui il fermo nella casa circondariale.