Denny Pruscino, morto in carcere per un malore dopo una partita a calcetto
L'uomo accusato di aver ucciso il figlio di due mesi, è morto in carcere dopo un improvviso malore: stava scontando un ergastolo
In molti ricordano la sua storia, segnò la cronaca italiana dodici anni fa, nel 2011. Denny Pruscino è deceduto dopo un malore avuto a seguito di una partita a calcetto nella prigione Due Palazzi di Padova, dove stava scontando l’ergastolo.
Era insieme agli altri detenuti e al termine della partita, ha accusato un malore ed è stato portato in infermeria, in attesa degli operatori sanitari del 118. Quest’ultimi hanno raggiunto la prigione, ma non hanno potuto fare nulla.
Il caso del piccolo Jason
Denny Pruscino è stato arrestato nel 2011 per il delitto del suo bambino di soli 2 mesi, il piccolo Jason. Non era il suo papà naturale ma aveva sposato la madre e gli aveva dato il suo cognome. Un giorno, infastidito dal continuo pianto di quel povero neonato, ha iniziato a sbatterlo contro il divano, nel tentativo di farlo azzittire. In seguito, insieme alla moglie, che non ha fatto nulla per fermarlo, si è disfatto del corpicino.
I due lo hanno chiuso in un sacco nero, forse ancora vivo, e lo hanno gettato in un cassonetto poco distante dalla loro abitazione, a Piave di Morro (Ascoli Piceno).
Gli assistenti sociali gli avevano già portato via due figli e li avevano affidati ad altre famiglie. Sotto accusa, insieme a Denny Pruscino, anche Katia Reginella, che oggi sta scontando 18 anni di reclusione.
Le altre accuse contro Denny Pruscino
Nel 2018, Pruscino è stato anche accusato di violenza di gruppo sulla donna e condannato a sei anni e mezzo e ad un risarcimento di 20 mila euro.
Si tratta di un fatto di cronaca che oggi, purtroppo, in molti ricordano ancora. Poche ore fa si è diffusa la notizia che il padre che ha tolto la vita al piccolo Jason, è deceduto a seguito di un improvviso malore, dopo una partita di calcetto in prigione. Denny Pruscino aveva 42 anni.