Dimitri Fricano, scarcerato perché obeso e malato, parla a Mediaset
Dimitri Fricano, condannato a 30 anni per l'omicidio di Erika Preti, nei giorni scorsi è stato mandato ai domiciliari: le prime parole
Gli inviati di Pomeriggio 5 hanno intercettato Dimitri Fricano mentre rientrava nella sua casa a Biella. Il 34enne è stato da poco scarcerato e mandato ai domiciliari, a 6 anni dal terribile delitto dell’allora sua fidanzata Erika Preti. Le parole dell’uomo, di suo padre e del padre di Erika.
Nei giorni scorsi è tornato alla ribalta un fatto di cronaca particolarmente cruento, avvenuto l’11 giugno del 2017, oltre sei anni fa.
Il fatto in questione è quello del brutale femminicidio di Erika Preti, avvenuto nella mattinata di quel giorno in una villetta di San Teodoro, in Sardegna, dove una coppia di giovani fidanzati di Biella, Dimitri Fricano di 30 anni ed appunto Erika Preti di 27 stavano trascorrendo alcuni giorni di vacanza.
A seguito di una lite, nata per banali motivi, il ragazzo impugnò un coltello e colpì la sua compagna per 57 volte, uccidendola brutalmente.
Il giovane confessò il delitto circa un mese dopo e successivamente venne condannato a scontare 30 anni di carcere.
Lo scorso 9 novembre, il Tribunale ha deciso di scarcerare Fricano e di fargli proseguire la sua pena sotto regime di arresti domiciliari, per via delle condizioni del soggetto stesso.
Fricano soffre infatti di una grave forma di obesità ed è un iper fumatore (oltre 100 sigarette al giorno). Il che, hanno spiegato i giudici, rendono altissimo il rischio di problemi cardiovascolari e quindi anche impossibile la sua permanenza in un ambiente privo di infrastrutture adatte a lui, come è il carcere.
Le parole di Dimitri Fricano
Gli inviati di Pomeriggio 5 hanno intercettato il 34enne mentre faceva rientro in casa sua a Biella insieme a suo padre e gli hanno rivolto domande sulla questione. Ecco cosa ha dichiarato Dimitri:
Avrei voluto morire io al posto di Erika. Io non vivo più da quel giorno. Quel giorno sono uscito di testa. Vivevo per lei. Vivo su una sedia a rotelle, posso morire in ogni momento, sono a rischio della mia vita continuamente.
Suo padre, ha invece detto:
È stata una tragedia e in una tragedia c’è chi finisce bene e chi finisce male. Mio figlio stesso ha detto che avrebbe voluto morire lui al posto di Erica. Era uscito di testa e quando uno esce di testa c’è poco da fare. Non è stato un femminicidio, è stata una lite tra ragazzi.
Lo shock dei genitori di Erika
Già in seguito alla scarcerazione dell’ex genero, Fabrizio Preti, papà di Erika, aveva definito la decisione dei giudici come una “pugnalata al cuore” e un’ingiustizia.
Parole ribadite anche al programma Mediaset, dopo aver ascoltato in diretta le dichiarazioni di Dimitri e di suo padre:
È vergognoso che un assassino, condannato a 30 anni, possa andare a casa perché obeso. Non posso pensare ora di poterlo incontrare per strada o dal medico. Quell’uomo deve tornare in carcere, quello è il suo unico posto.