Disposto l’arresto di Monica Vinci, la donna che ha messo fine alla vita di sua figlia con 30 fendenti

Disposto l'arresto per Monica Vinci, la madre di 52 anni che ha ucciso la figlia 13enne con circa 30 fendenti

Arrivata la prima importante svolta sul delitto che si è consumato nella giornata di sabato 18 febbraio, alle porte di Oristano. Monica Vinci, la 52enne che ha messo fine alla vita di sua figlia 13enne Chiara Carta, è stata arrestata. Il Gip ha firmato l’ordinanza nella giornata di ieri.

arresto monica

La madre dopo il delitto ha cercato di togliersi la vita, gettandosi dal balcone della casa al primo piano. Non è riuscita nell’intento e, dopo la caduta, ha riportato solo contusioni lievi.

Si trova al momento ricoverata all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, dove gli agenti la tengono sotto stretto controllo. È sedata, in attesa che i medici la sottopongano alle cure di cui ha bisogno.

Solo quando starà meglio, inizieranno a diminuire la sedazione. Una volta sveglia, davanti al Gip, la donna dovrà spiegare il motivo del suo gesto così estremo nei confronti di sua figlia, che aveva solamente 13 anni.

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Nella serata di ieri, mercoledì 22 febbraio, tutti i compagni di Chiara, la preside della sua scuola e tutti quelli che l’hanno conosciuta, si sono riuniti per lei nella Piazza Manno. Avevano una candela in mano e tra loro, c’era anche il suo papà Piero Carta.

Monica Vinci arrestata per il delitto di sua figlia Chiara

I fatti sono avvenuti sabato 18 febbraio, intorno alle 13.30. Chiara e sua madre vivevano da sole in un’abitazione alle porte di Oristano, nella frazione di Silì. I due genitori erano separati da diversi anni.

Monica Vinci già in passato aveva sofferto di problemi psichiatrici. Infatti, il marito aveva presentato un’istanza per prendere in affidamento la figlia, ma il giudice aveva rigettato la sua richiesta.

Dal racconto del legale dell’uomo, Chiara e il suo papà in questi ultimi tempi si erano riavvicinati. La 13enne ad aprile avrebbe potuto anche scegliere con chi andare a vivere.

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Probabilmente per la paura di perdere la casa e il mantenimento, Monica Vinci, in un momento forse di grande stress, potrebbe aver deciso di compiere il delitto. Ha usato un taglierino e dall’autopsia è emerso che sono circa 30 i fendenti inflitti alla figlia. Piero Carta, allertato dai vicini, ha trovato la ragazzina ormai senza vita nel bagno della sua abitazione.