Donato Denis Bergamini: riaperto il caso a 28 anni dalla misteriosa morte
Il procuratore di Castrovillari ha ordinato che il corpo di Donato Denis Bergamini venga riesumato: le nuove perizie puntano alla verità
Il caso di Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza di 27 anni deceduto, secondo le sentenze, dopo essersi tuffato sotto a un tir sulla statale Jonica, potrebbe essere riaperto. A 28 anni da quel terribile 18 novembre 1989, il suo corpo verrà riesumato e la famiglia, si spera, potrà avere la tanto desiderata verità che brama da allora.
Occorre fare una ricostruzione dei fatti. Donato Denis Bergamini era un ragazzo di 27 anni, calciatore professionista, che in quegli anni giocava nel Cosenza.
La sera del 18 novembre del 1989 il suo corpo venne ritrovato privo di vita sulla Statale Ionica. Affianco al suo corpo c’era un Tir, sotto al quale il calciatore si sarebbe tuffato di sua spontanea volontà per togliersi la vita.
I referti degli agenti intervenuti parlavano di un trascinamento del corpo per oltre 60 metri e anche se non erano presenti segni di un tale violentissimo impatto, gli inquirenti e la Procura lo etichettarono come suicidio.
Troppi dubbi, però. Troppi dettagli che non tornavano e che tutt’ora non tornano, hanno sempre spinto i familiari a chiedere la verità.
Verità che oggi, a quasi trent’anni di distanza, potrebbe venire a galla. Complice la riapertura del caso da parte del procuratore di Castrovillari Facciolla, il corpo dell’allora 27enne sarà riesumato e sottoposto a nuove perizie.
Oscurità dietro la morte di Donato Denis Bergamini?
La vita da sportivo di Donato Denis Bergamini era affiancata da quella privata, caratterizzata dalle tante e diverse relazioni che Denis ha avuto, nel corso della sua giovinezza, con diverse ragazze.
Una di queste fu con Isabella Internò. La storia tra i due iniziò nel 1985, quando lei aveva solo 16 anni. Tra alti e bassi, capitò che lei rimase incinta e Denis, sebbene volenteroso nel voler riconoscere il bimbo, decise di non rimanere legato alla ragazza.
La Internò non accettava la fine della loro relazione e soprattutto non avrebbe mai voluto crescere un figlio senza di lui, quindi decise di abortire. Le loro strade si separarono, ma mai del tutto.
Il pomeriggio di quel 18 novembre Denis era con la squadra quando partì con la sua Maserati e raggiunse proprio Isabella.
Quando avvenne l’irreparabile c’era lei con Denis in auto e a raccontare che era stato lui a gettarsi di sua spontanea volontà sotto al tir, era stata proprio la giovane.
In molti negli anni hanno dubitato della tesi della Procura. Le ipotesi sollevate sono state quelle del delitto d’onore, perpetrato probabilmente dai familiari della Internò. Oppure la pista economica. Alcuni hanno parlato di una possibilità che il ragazzo avesse dei debiti con malavitosi del posto.
Se Bergamini fosse ancora vivo o meno nel momento in cui è stato investito, probabilmente lo sa solo Isabella, che dalla sua parte ha sempre mantenuto e portato avanti la sua tesi.
La speranza è che le prossime perizie possano aiutare ad arrivare ad una verità certa e definitiva.