Dramma a Lecce, muore a 42 anni: era ricoverato per un problema ad un occhio
Mamma Nella non si dà pace, aperta un'inchiesta dopo la denuncia dei familiari
Un vero e proprio dramma quello che si è consumato a Taviano, in provincia di Lecce. Qui, un uomo di 42 anni è morto dopo sei giorni di ricovero a causa di un problema ad un occhio. Mistero sulle cause della morte del 42enne tanto che è stata aperta un’inchiesta dopo la denuncia da parte dei famigliari.
Giuseppe Caputo, originario di Taviano, in provincia di Lecce, è morto a 42 anni a causa di un problema ad un occhio. Non si dà pace la famiglia del 42enne e in particolar modo mamma Nella. Infatti, l’uomo aveva superato problemi di gran lunga più seri rispetto a ciò. Ed ora la famiglia vuole far luce sulla vicenda.
Ad agosto Giuseppe Caputo era stato ricoverato per problemi al cuore. Problemi che comunque Giuseppe aveva superato brillantemente. Qualche settimana fa, però, il rientro in ospedale a causa di alcuni problemi ad un occhio. Il 42enne era ricoverato dal 12 maggio nel reparto di oculistica all’Ospedale Vito Fazzi.
Una morte davvero inspiegabile tanto che i famigliari hanno denunciato l’accaduto ed ora la Procura ha aperto un’inchiesta. In particolar modo i dubbi sulla morte di Giuseppe si concentrano sulle cure mediche ricevute dall’uomo e sull’assistenza fornita durante i sei giorni di ricovero.
Dramma a Lecce, Giuseppe Caputo abbandonato in reparto
Infatti, stando a quanto scritto nella denuncia il 42enne sarebbe stato abbandonato. Queste sono le parole che Giuseppe avrebbe rivolto per telefono a sua mamma:
Devo raggiungere da solo l’infermeria da solo per mettermi le gocce qui in reparto i medici non passano.
Anche la Tac sarebbe stata rimandata di giorno in giorno. Prevista per il 15 maggio, il controllo viene poi rimandato il giorno dopo per carenza di personale. Finalmente il 17 maggio viene effettuata la Tac, anche se Giuseppe continua a stare peggio fino alla mattina del 18 maggio quando ai famigliari viene data la triste notizia della morte dell’uomo.