Due italiani morti a New York: la rabbia delle famiglie

La Polizia di New York è convinta che i due italiani siano morti per overdose, ma i parenti di Luca e Alessio non ci stanno

Sono diversi i dettagli che stanno emergendo in queste ore riguardo al caso della morte di Alessio Picelli e Luca Nogaris, i due italiani trovato morto in un appartamento di New York al mattino dello scorso martedì 10 agosto. La Polizia sospetta che a decretare il decesso dei due soci in affari di Rovigo sia stata un’overdose, ma le loro famiglie non ci stanno e pretendono che emerga la verità.

Due italiani trovati morti a New York

Nei prossimi giorni verranno svolti gli esami autoptici sui corpi di Alessio Picelli e Luca Nogaris. I due soci in affari nel campo dell’edilizia originari di Rovigo di 38 e 48 anni, sono morti in un appartamento di New York dove si trovavano da circa un mese per motivi di lavoro.

La Polizia di New York ha dichiarato che, stando ai risultati delle prime indagini, l’ipotesi più plausibile sia quella di un’overdose di Fentanyl, un potente analgesico che spesso viene utilizzato per tagliare le sostanze stupefacenti.

Ipotesi accreditata dal ritrovamento, sul luogo di morte, di strumentazione utilizzata per il consumo di droghe.

La rabbia delle famiglie dei due italiani

Due italiani trovati morti a New York

Sono assolutamente contrariate le famiglie dei due italiani. Entrambe, in dichiarazioni rilasciate a Il Corriere della Sera, hanno escluso che i loro congiunti facessero uso di sostanze stupefacenti.

Lando Picelli, papà di Alessio, ha spiegato:

È vero che in passato mio figlio aveva avuto qualche problema con la giustizia, per via della droga, ma non aveva mai assunto nulla. Ora vediamo quello che dice l’autopsia, se fosse confermata la positività alle sostanze, l’unica cosa che posso pensare è che qualcuno gliel’abbia iniettata, lui non lo avrebbe mai fatto. Era un professionista serio molto concentrato sul suo lavoro.

Stesso discorso quello di Flavio Nogaris, papà di Luca, che ha raccontato che suo figlio, tre mesi fa, ha subito un intervento molto delicato e che i dottori, se avesse fatto uso di droghe, se ne sarebbero certo accorti.

Due italiani trovati morti a New York

Stefania Zambon, ex moglie di Nogaris, ha invece raccontato:

Era stanco di questi viaggi e nell’ultima videotelefonata che abbiamo fatto insieme lunedì sera mi aveva detto che non voleva più viaggiare a New York. C’era qualcosa che non andava, non ho indagato, ero contenta che tornasse e che stesse con i nostri tre bambini. Non posso credere a questa storia della droga, in qualche modo credo che me ne sarei accorta, invece era sempre molto tranquillo, lo era anche lunedì.