È Leonardo Di Virgilio il nome del 25enne che ha perso la vita sul monte Due Mani nel lecchese

A raccontare quanto accaduto è stato l'amico che era insieme a Leonardo Di Virgilio: "Ha cercato di aggrapparsi"

Ancora un tragico incidente sulle montagne italiane, questa volta avvenuto sul Monte Due Mani, nel lecchese. Leonardo Di Virgilio, un giovane di soli 25 anni, ha perso la vita dopo una caduta in un dirupo per diverse decine di metri. La tragedia è avvenuta davanti agli occhi di un compagno di cordata e amico, che purtroppo non ha potuto far nulla per aiutarlo. All’arrivo sul posto dei soccorritori del Suem e del Soccorso Alpino, il ragazzo era già morto.

Morte Leonardo Di Virgilio

Avrebbe compiuto 26 anni tra qualche mese Leonardo. Lavorava come giardiniere e aveva la grande passione per la montagna e per le escursioni, come testimoniano i tantissimi post che, felice, pubblicava spesso sui suoi profili social.

Sabato era partito con un suo amico alla volta della vetta del Monte Due Mani, nel lecchese. Dopo una notte in un bivacco, volevano svegliarsi al mattino di ieri, domenica, ultimare la scalata e godersi il sorgere del sole dalla vetta.

Morte Leonardo Di Virgilio

Purtroppo un destino infame ha deciso che Leonardo non dovesse più far ritorno a casa. Mentre si trovava ancora su una cresta, ha perso l’equilibrio ed è precipitato in un dirupo, senza riuscire a far nulla per evitarlo. L’amico e compagno di cordata ha assistito inerme alla scena e per primo ha lanciato l’allarme.

Morte Leonardo Di Virgilio

Immediatamente si è sollevato l’elicottero dell’Areu di Como e i tecnici del Soccorso Alpino di Barzio si sono messi in marcia. Purtroppo, arrivati nel punto in cui si trovava Leonardo Di Virgilio, non hanno potuto far altro che constatare il suo decesso.

Il 27enne che era con lui, sconvolto da quanto accaduto, è stato trasportato in ambulanza in ospedale per accertamenti e lì ha fornito una drammatica ricostruzione:

Camminavo dietro Leo, un poco più sopra. L’ho visto inciampare, ha cercato di aggrapparsi alle catene installate nel punto dove si trovava per reggersi in equilibrio, ma non c’è riuscito”.