È trascorso un anno dalla scomparsa di Saman Abbas: una storia da non dimenticare

Nonostante sia trascorso un anno dalla scomparsa e presunta morte di Saman Abbas, nessuno è riuscito a trovare il corpo della 18enne

30 aprile, è trascorso un anno dalla scomparsa e presunta morte di Saman Abbas, la ragazza diciottenne pakistana che non accettava il matrimonio combinato dalla sua famiglia.

Arrestato il cugino di Saman Abbas

La sua è una di quelle vicende che dopo un anno è ancora avvolta nel mistero. Le forze dell’ordine, nonostante abbiano perlustrato ogni zona, non sono riuscite a trovare il cadavere di Saman.

Per il suo omicidio si trovano in carcere lo zio e due cugini, arrestati dopo giorni di latitanza. Mentre la madre e il padre sono ancora latitanti. Sono fuggiti subito dopo la scomparsa della diciottenne.

Era proprio la notte tra 30 Aprile e il 1 maggio 2021, quando Saman è uscita di casa insieme ai suoi genitori e non è più tornata.

Pochi giorni fa si è diffuso un video che mostra la diciottenne, con uno zaino in spalla, dirigersi verso le campagne con i due genitori. Le immagini mostrano poi quest’ultimi tornare da soli. Le forze dell’ordine credono che quello sia stato l’esatto momento in cui la ragazza è stata consegnata nelle mani di suo zio.

Risultati resti ossei Saman Abbas

Per i 5 familiari, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio. Sono accusati di omicidio e soppressione di cadavere.

Saman era bella, voleva innamorarsi e vivere una vita normale. All’ombra della sua famiglia era una persona completamente diversa ed era già scappata una volta da un matrimonio combinato. Aveva avuto il coraggio di recarsi dalle forze dell’ordine e denunciare la cosa. All’epoca minorenne, era rimasta per un periodo in una struttura protetta. È proprio lì che si era innamorata di un altro giovane pakistano.

Quando ha compiuto 18 anni è tornata a casa, ma da attenderla secondo le indagini, c’era un vero e proprio tranello. La famiglia aveva già pianificato e organizzato il suo omicidio.

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Gli agenti sono convinti che sia stata consegnata nelle mani dello zio Danish. Avrebbe pensato lui poi al resto, insieme ai due cugini. Gli elementi sono emersi proprio grazie al racconto del fratello minore della giovane pakistana.

Saman sapeva quello che l’aspettava, aveva infatti rivelato le sue paure negli ultimi messaggi al suo fidanzato. Gli aveva chiesto di chiamare la polizia, se non l’avesse sentita per più di 48 ore.

Oggi è trascorso un anno dalla scomparsa e il presunto omicidio di Saman Abbas, eppure nessuno sa dove sia il suo corpo. Mesi di ricerca nelle campagne di Novellara non hanno portato a nulla, potrebbero averla portata da qualsiasi parte e il suo cadavere potrebbe non essere mai ritrovato.