Elena del Pozzo, le bugie della mamma: cos’è la sindrome di Medea?

Tante le bugie dette della mamma di Elena Del Pozzo

Sul caso della morte di Elena Del Pozzo le bugie della mamma rimarrano uno dei momenti più atroci, insieme all’efferato omicidio condotto, secondo quanto raccontato dalla donna, voltandosi dall’altra parte per non vedere il corpo della piccola martoriato dalle coltellate. Si parla in questi casi di sindrome di Medea, ma che cos’è?

mamma della bambina uccisa

L’ennesimo figlicidio in Italia ha lasciato tutti senza parole. La donna era andata a prendere all’asilo la piccola, prima di andare a una festa con amici e parenti. Ma l a bambina lo scorso 13 giugno non è mai arrivata alla festa, visto che la mamma l’ha uccisa.

La donna, per difendersi e cercare di depistare le indagini, sin da subito ha iniziato a raccontare molte bugie. A partire dalla menzogna secondo cui un commando di tre malviventi incappucciati avrebbero rapito la bambina. Martina Patti ha iniziato a mentire da allora.

Nella piccola frazione di Catania i Carabinieri hanno ascoltato la donna, che parlava di una pistola puntata addosso, di aggressori violenti, di una sciarpa nera avvolta intorno alla figlia di 5 anni. Senza dimenticare alle allusioni alle cattive compagnie dell’ex compagno, padre di Elena, per un regolamento di conti che avrebbe previsto il rapimento della piccola.

Troppe bugie che hanno insospettito le forze dell’ordine e anche alcuni famigliari. Tanto che dopo 24 ore la donna è crollata, confessando prima al padre e poi agli inquirenti. E ammettendo di aver ucciso la figlia e averne occultato il cadavere.

del pozzo Elena

Elena del Pozzo, le tante troppe bugie della mamma

Se le perizie svelano che la donna era in grado di intendere e di volere al momento dell’omicidio, alcuni esperti parlando di Sindrome di Medea. In psicanalisi si tratta di una reazione di una donna tradita che può arrivare a uccidere i propri figli per vendicarsi del compagno che si è fatto una nuova vita.

Lorys Stival ucciso come la piccola Elena

Un delitto, dunque, premeditato, come si ipotizza essere quello della piccola di soli 5 anni.