Elisa Maietti, l’autopsia conferma il decesso per emorragia cerebrale della neo mamma

Da poche ore la donna era diventata mamma per la prima volta

Per il decesso di Elisa Maietti, l’autopsia conferma il decesso per emorragia cerebrale. La neo mamma aveva da poche ore dato alla luce la sua prima figlia, Alice, che ora crescerà senza poter mai conoscere la sua mamma. Travaglio e parto erano andati bene, ma poi la donna ha iniziato a lamentare forte malessere e le sue condizioni di salute sono peggiorate velocemente.

Elisa Maietti

La ricercatrice di 33 anni ha perso la vita all’ospedale Sant’Anna di Cona, il 4 maggio scorso. Aveva dato da poco alla luce la piccola Alice. Purtroppo, un’emorragia cerebrale fulminante non le ha dato scampo, gettando nello sconforto i suoi affetti più cari.

L’ospedale ha già svolto un’indagine interna e il medico legale incaricato per l’autopsia ha detto che la causa del decesso, come ipotizzato fin dal primo momento, è un’emorragia cerebrale. Al momento non risultano esposti o segnalazioni alla Procura della Repubblica di Ferrara.

La famiglia renderà nota nei prossimi giorni la data del funerale, durante il quale verrà dato l’ultimo saluto alla neo mamma, che non potrà mai veder crescere la figlia Alice. Il papà è circondato dall’affetto dei famigliari e di tutti coloro che stanno dando supporto ai suoi affetti più cari.

Continua la gara di solidarietà per aiutare il marito e soprattutto la figlia. Un’amica, Agata Fogli, ha aperto una raccolta fondi su GoFundMe, che ha già raccolto quasi mille donazioni, per un totale che supera i 45mila euro.

elisa morta

Elisa Maietti, autopsia conferma il decesso per emorragia cerebrale fulminante

Tutti, anche all’università di Bologna, ricordano l’assegnista di ricerca di statistica medica presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie – DIBINEM Unibo. Aveva una grande vocazione per l’epidemiologia clinica e la valutazione dei servizi sanitari.

Donna perde la vita a poche ora del parto

La sua scomparsa stronca una carriera promettente e lascia un vuoto incolmabile nella sua famiglia e nel suo vasto gruppo di lavoro. L’Ateneo si stringe commosso intorno ai familiari, agli amici e ai colleghi di Elisa.