Elisabetta Canalis e la paura di sua figlia dopo la strage nella scuola del Texas
Elisabetta Canalis ha raccontato che sua figlia Skyler, dopo la strage di Uvalde, non ha più voluto andare a sucola per paura
Intervistata dal settimanale F, Elisabetta Canalis ha raccontato di come la strage avvenuta nella scuola elementare del Texas il mese scorso, abbia terrorizzato tutti, compresa la sua bambina Skyler Eva. L’ex velina vive a Los Angeles dal 2014, quando ha sposato il chirurgo americano Brian Perri.
Quanto accaduto alla Robb Elementary School di Uvalde, in Texas, lo scorso 24 maggio, è destinato a far discutere molto e per molto tempo.
Quel giorno, Salvador Ramos, un giovane di 18 anni compiuti da poco, è entrato nella scuola armato fino ai denti sparando e uccidendo 21 persone.
Dopo aver ucciso a colpi di pistola sua nonna, si è diretto alla scuola elementare, è entrato indisturbato ed ha aperto il fuoco verso chiunque gli si palesasse davanti. Il bilancio è stato tragico, con 19 bambini sotto i 10 anni e due maestre rimaste vittime del suo attacco senza senso.
Un uomo, il marito di una delle maestre uccise, addirittura è morto qualche giorno dopo la tragedia, poiché il suo cuore non ha retto al grande dolore per aver perso sua moglie.
La paura di Elisabetta Canalis
Il popolo americano, da quel giorno, è ancora sotto shock e inevitabilmente teme che una strage come quella di Uvalde possa ricapitare.
In America, precisamente a Los Angeles, dal 2014 ci vive anche Elisabetta Canalis, l’ex velina di Striscia la Notizia. Intervistata dal settimanale italiano F, ha raccontato di come questa strage abbia condizionato la sua vita e quella della sua bambina, la piccola Skyler Eva che oggi ha quasi 7 anni.
Chi vive a Los Angeles ha un’app sul telefono che ti avverte su ciò che succede nei dintorni tuoi o dei tuoi familiari ma questo, a volte, non fa che aumentare l’ansia. Da quel giorno mia figlia non è più andata a scuola. Mio marito mi ha detto: ‘Non puoi fare così, a settembre come facciamo?’
Poi ha avuto modo di dire la sua anche sul discusso tema delle armi negli Stati Uniti.
Si possono fare tanti discorsi sulla detenzione delle armi, ma la verità è che non puoi toglierle agli americani, fanno parte della loro cultura. Bisogna organizzare meglio la difesa, per esempio mettendo guardie armate nelle scuole.