“Era la voce della Champions League” grave lutto nel mondo del giornalismo calcistico: se ne è andato troppo presto
Lutto nel mondo del giornalismo calcistico: si è spento a 71 anni Enzo D'orsi, firma storica del corriere dello Sport.
Per il mondo del giornalismo calcistico venerdì 29 Marzo è stato un giorno molto triste. Grande lutto per la moglie Maria Paola, i tre figli e per le redazioni delle più seguite testate giornalistiche sportive. Uno dei nomi più noti delle cronache sportive, Enzo D’orsi, era la firma storica del Corriere dello Sport e ideatore della Supercoppa italiana.
Ci lascia all’età di 71 anni e le sue parole hanno raccontato 4 mondiali, 5 europei e numerose edizioni della Champions League. É morto a Saluzzo, comune in collina della provincia di Cuneo, dove risiedeva con la moglie.
Oltre ad essere inviato e capo redattore del Corriere dello Sport, ha collaborato al settimanale Rigore, Leggo e Paese sera. Era un uomo molto preparato e molto gentile. I colleghi lo descrivono come una persona molto umile e amabile. Ha inventato la Supercoppa d’Italia, ma non ne ha mai rivendicato il merito sostenendo di avere suggerito l’idea alla dirigenza sportiva nel momento giusto.
“Io ho solo posto il quesito, dappertutto facevano la Supercoppa come gara di inizio di stagione e da noi non c’era. Sarebbe stato un modo simpatico per ripartire dai vincitori degli ultimi due trofei, la coppa nazionale e il campionato. Tutto qui”.
Enzo D’orsi era un grande appassionato di calcio, soprattutto inglese e ha sempre simpatizzato per il Manchester United. Sosteneva con convinzione che il miglior calciatore del mondo era Alfredo Di Stefano, calciatore e allenatore argentino, non Maradona, né Pelé. Grande collezionista di maglie originali, ne possedeva più di 350, e non mancava mai di dare un parere con precisione, argomentazione e competenza. Ha sempre seguito le sorti della Juventus e ai bianconeri ha dedicato tre libri Gli undici giorni del Trap, Non era champagne e Michel et Zibi, rispettivamente del 2018, 2019 2020.
Le sue parole precise, la sua gentilezza e il suo buon cuore lasceranno un grande vuoto nel cuore di quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Il mondo calcistico si stringe vicino alla moglie Maria Paola, i figli Niccolò e Ludovico e i 5 nipoti toccati dal dolore del triste avvenimento.
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