Evan Lo Piccolo, il papà Stefano torna a parlare della morte del figlio
Le sue parole e i suoi sospetti
Per la morte di Evan Lo Piccolo, il papà Stefano torna a parlare. L’uomo è stato ospite della trasmissione Storie Italiane, condotto su Rai Uno da Eleonora Daniele. Nella puntata di giovedì 16 settembre 2021, Stefano Lo Piccolo ha raccontato i suoi dubbi, i suoi sospetti e quello che non è riuscito a fare per proteggere il bambino morto dopo molti maltrattamenti subiti in casa.
Il bambino aveva subito molti maltrattamenti e da tempo era vittima di violenze domestiche. Il papà Stefano Lo Piccolo racconta che aveva sporto denuncia per maltrattamenti contro il figlio nei confronti di ignoti, con fotografie che non mettevano in dubbio che ci fosse qualcosa che non andava.
Il bambino aveva strane lesioni su tutto il corpo. Spesso veniva portato al pronto soccorso. Inoltre il papà racconta che nonostante avesse un anno e mezzo non parlava, non camminava. Qualcosa non tornava all’uomo che da quando il piccolo aveva 1 anno non lo aveva più visto di persona.
Ho lasciato mio figlio nel 2018-2019 con la madre. Mi avevano detto che il bambino stava bene, di stare tranquillo. Mediante mia sorella e mia madre, facevo videochiamate per capire come stesse Evan. L’ho lasciato quando aveva un anno, poi di persona non l’ho più visto. In quelle conversazioni a distanza, vedevo lividi, labbra spaccate. A un anno e cinque mesi non sapeva parlare e camminare…
Queste le parole dell’uomo a Storie Italiane, che ripercorre il calvario attraversato dal bambino fino al giorno in cui Evan Lo Piccolo è morto.
Evan Lo Piccolo, il papà intervistato parla dei maltrattamenti subiti
In un mese Evan era andato al pronto soccorso per tre volte. E quando era in punto di morte la mamma, Letizia Spatola, aveva raccontato che quei lividi se li era procurati con il laccio del ciuccio e andando a sbattere contro una porta.
Stefano Lo Piccolo ha anche raccontato che la donna lo aveva accoltellato alla giugulare. Ma lui non aveva sporto denuncia per paura di non rivedere più il figlio.