Everett, il triste addio di 6 figli alla loro mamma, attraverso il vetro dell’ospedale

Washington: lo straziante addio tra sei figli e la loro mamma, dietro un vetro dell'ospedale

Nelle ultime ore, la commovente notizia sta facendo il giro del mondo. La donna nella foto è una madre di 42 anni che ha perso la vita a causa del Covid-19. Il suo nome era Sundee Rutter e viveva a Washington, più precisamente ad Everett.

La donna ha lasciato sei figli, che sono riusciti a dirle addio attraverso il vetro dell’ospedale. Sundee si è spenta all’interno della struttura sanitaria Providence Hospital e poco prima che chiudesse per sempre gli occhi, i sanitari hanno permesso ai suoi figli di dirle addio. Otto anni fa, è morto anche il loro papà.

I sanitari si sono preoccupati di minuire i bambini di un walkie-talkie, grazie al quale sono riusciti a parlare con la donna.

Tutti e sei i figli, attraverso il vetro, hanno potuto dire ciò che stavano provando e quanto bene le volevano, per l’ultima volta.

Uno dei figli più grandi ha raccontato che la mamma aveva sconfitto un tumore ed era tornata a casa, più forte di prima, fino a quando lo scorso 2 marzo ha iniziato ad accusare problemi respiratori. Il Coronavirus, alla fine, le ha portato via la vita, il 16 marzo.

Adesso i sei fratelli, di età compresa tra i 13 e i 24 anni, si sono ritrovati soli e dovranno affrontare la vita uniti e sostenendosi l’un l’altro.

Una vicenda simile è accaduta a Volvera, in provincia di Torino, dove un’infermiera dell’ospedale San Luigi di Orbassano, ha scritto una lettera al sindaco del posto, per aumentare la consapevolezza di ciò che l’intera Italia sta rischiando e sta passando.

La donna nella lettera ha spiegato cosa voglia dire essere un’infermiera, cosa voglia dire non potersi dedicare alla famiglia. Ha spiegato cosa voglia dire vedere i reparti blindati e le persone positive e poi ha raccontato la storia di una di loro, una donna che non aveva la possibilità di salutare la sua famiglia, così ha deciso di fare un meraviglioso gesto per lei. Potete leggere l’intera lettera QUI.