Fabio Palotti, nessuno lo ha cercato: si indaga sulla sicurezza del ministero
Aveva lasciato il documento all'entrata e gli avevano dato un pass, nessuno si è reso conto che Fabio Palotti non era tornato a prenderlo
Le indagini per la morte di Fabio Palotti continuano, gli inquirenti vogliono scoprire la verità. L’operaio è morto schiacciato dall’ascensore, mentre effettuava un intervento all’interno del Ministero degli Esteri.
Sono diversi gli step da chiarire, che ancora non trovano una risposta alle domande della famiglia dell’ascensorista e a quelle degli agenti delle forze dell’ordine. Fabio Palotti finiva il suo turno di lavoro alle 22:00 di quel tragico giorno. Avevano trattenuto il suo documento di riconoscimento all’ingresso e gli avevano dato un badge da ospite. Allora perché nessuno si è accorto che l’operaio non è tornato a recuperare il suo documento d’identità e a riconsegnare il pass?
Il corpo di Fabio Palotti trovato la mattina successiva
Il suo corpo senza vita è stato trovato soltanto dopo le 8:00 del mattino successivo, quando un collega si è recato sul posto e ha visto la sua macchina ancora nel parcheggio. È stato proprio lui a fare la tragica scoperta del suo corpo nel vano dell’ascensore. Inizialmente si pensava che il 39enne fosse caduto, ma dai primi esami è risultato che ha provato a cercare riparo in un intercapedine, ma è rimasto schiacciato dall’ascensore. Quest’ultimo avrebbe dovuto trovarsi in modalità manutenzione, allora perché si è mosso?
È stata richiesta una perizia, per verificare e capire cosa sia davvero accaduto a Fabio Palotti. Forse il pulsante manutenzione non ha funzionato o lo stesso ascensorista si è dimenticato di attivarlo? Perché però stava effettuando l’intervento da solo? Poteva farlo?
Gli ultimi messaggi inviati dal cellulare della vittima risalgono intorno alle 18:30, quando ha scritto ai suoi amici per incoraggiare la sua Roma che stava per scendere in campo. Quel telefono però, non è stato ancora rinvenuto.
Anche il papà della vittima punta il dito contro la sicurezza nella struttura. Nessuno ha sentito le grida di suo figlio e nessuno si è reso conto che non è mai uscito dall’edificio.