Fabio Palotti: trovato il telefono dell’operaio morto nell’ascensore
Ancora in corso le indagini per la morte di Fabio Palotti, schiacciato all'ascensore del Ministero degli Esteri. Celebrati i funerali
Le indagini sulla morte di Fabio Palotti, l’operaio morto schiacciato dall’ascensore, continuano. Durante le ricerche è stato ritrovato il cellulare dell’uomo, si trovava sulla cabina dell’ascensore.
Gli inquirenti hanno aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento contro ignoti. Vogliono vederci chiaro sulla vicenda e soprattutto capire se le modalità di intervento in quell’ascensore al Ministero degli Esteri fossero adeguate.
L’ascensore, che avrebbe dovuto trovarsi in modalità manutenzione, si è mosso ed ha schiacciato l’operaio, che non ha avuto scampo alla morte. Ma Fabio Palotti poteva effettuare l’intervento da solo? Perché con lui non c’era un altro collega? E perché nessuno si è reso conto che non è tornato a riprendere il documento all’entrata e che non aveva terminato il suo turno di lavoro? Avrebbe dovuto staccare alle 22:00. Il cadavere è stato trovato il giorno successivo intorno alle 8 del mattino, quando un collega si è reso conto che la sua macchina era ancora nel parcheggio.
È stata disposta una perizia sul telefono della vittima, sull’ascensore e la manopola per il blocco. Indagini anche sulla formazione dello stesso Fabio Palotti e sul protocollo aziendale.
Sembrerebbe, secondo le ultime notizie diffuse, che una dipendente abbia sentito delle urla e abbia allarmato le forze dell’ordine. Quest’ultime però non avrebbero trovato nessuno all’interno della struttura.
Dopo l’esame autoptico è risultato che Fabio Palotti è morto sul colpo. Ha provato a nascondersi in un’intercapedine, ma è rimasto schiacciato. Anche se qualcuno si fosse accorto subito della tragedia e i soccorsi sarebbero intervenuti in pochi minuti, per l’operaio non ci sarebbe stato nulla da fare.
I funerali di Fabio Palotti
I funerali del giovane operaio sono stati celebrati ieri 4 maggio nella chiesa San Bonaventura a Torre Spaccata. Tantissime le persone che hanno voluto partecipare e salutarlo per l’ultima volta.
Una folla commossa, che ha mostrato vicinanza alla famiglia. Presenti anche i colleghi e gli amici. Le sciarpe giallo rosse e i palloncini dello stesso colore hanno accompagnato la bara. Fabio Palotti era tifoso della Roma, prima di morire aveva mandato dei messaggi agli amici, per tifare la sua squadra che stava per scendere in campo.