Giorgia Meloni, ecco che lavoro faceva prima di entrare in politica

La neo presidente del Consiglio prima della carriera politica ha svolto i più umili lavori. Vediamo quali.

Giorgia Meloni è ufficialmente il nuovo presidente del Consiglio della nuova legislatura. Dopo l’affidamento dell’incarico da parte di Sergio Mattarella, la neo premier, insieme alla squadra dei ministri, ha giurato al Quirinale.

Poi è stato il momento della fiducia alle Camere. Prima la Camera dei Deputati e poi il Senato. Giorgia soprattutto nel discorso alla Camera ha parlato molto del programma di Governo che la coalizione di centrodestra intenderà portare avanti.

Giorgia Meloni che lavoro faceva
Fonte: web

Tanti spunti, a partire dalla tassa piatta per i redditi fino a 100.000 euro, la revisione del reddito di cittadinanza e soprattutto nessun intralcio alla libertà delle persone.

Da lavorare anche sul decreto bollette con la proroga almeno fino alle fine dell’anno e sulla questione Ucraina. Giorgia Meloni ha ribadito la vicinanza all’alleanza atlantica e la ferma condanna alla Russia.

In questi giorni si è parlato molto anche della vita privata della neo premier che non andrà a vivere a Palazzo Chigi. A svelarlo è stato il suo compagno Andrea Giambruno che lo ha escluso categoricamente per proteggere la figlia.

“No no, assolutamente no. Fortunatamente abbiamo una casa, non abbiamo intenzione di trasferirci a Palazzo Chigi e far crescere lì nostra figlia Ginevra: sarebbe controproducente, sarebbe fuorviante” – ha detto.

Poi dal passato arrivano anche interessanti indiscrezioni su cosa faceva Giorgia Meloni prima di entrare in politica. A svelarlo il giornalista Luca Telese.

“Fui tra i primi a intervistarla, nel 2002. Lei era diventata reggente dei giovani di Alleanza nazionale e un dirigente che io conoscevo, Mollicone, mi disse: devi incontrarla perché questa è una bomba. Cominciò dalla mansarda della sede di via della Scrofa e in 18 anni è scesa di tre piani nell’ufficio che fu di Almirante. E fa una bella differenza. Mi disse: ‘Sono partita da cameriera, si faticava tanto. Poi ho fatto il primo salto, da baby sitter a casa di Fiorello. Quindi il mio grande exploit è stato quando sono diventata barman‘. Faceva un cocktail che si chiamava l’Angelo Azzurro a base di vodka, perché non c’era ancora Putin” – l’aneddoto raccontato a Non è l’arena.