Giovane automobilista chiede informazioni e riceve colpi di arma da fuoco
Il giovane automobilista si era perso ed aveva suonato al citofono di una villa per chiedere informazioni: il residente è uscito armato
Incredibile e potenzialmente tragica l’esperienza vissuta da un giovane automobilista. Il ragazzo, trasferitosi da poco nelle Marche, si è perso ed ha provato a chiedere informazioni al citofono di una villetta. Il proprietario sarebbe uscito di casa armato e avrebbe inseguito il giovane puntandogli l’arma contro.
Ha dell’assurdo quello che è accaduto nei giorni scorsi nelle Marche, più precisamente a San Severino, un piccolo comune di poco più di 10mila abitanti situato nella provincia di Macerata.
Lo sfortunato protagonista è stato un giovane automobilista, che da un momento all’altro si è ritrovato a fuggire da un uomo armato che gli puntava un’arma addosso.
Il ragazzo si era da poco trasferito nella zona per una nuova esperienza lavorativa ed era riuscito a trovare un alloggio.
A bordo della sua auto si è ritrovato a vagare per le strade contorte della campagna del posto, finché le indicazioni del navigatore satellitare, evidentemente sbagliate, lo hanno portato in una stradina chiusa che terminava con il cancello di una proprietà privata.
Non sapendo cosa fare, il giovane è sceso dall’auto ed ha suonato al citofono della villetta, con l’intento di chiedere al residente le informazioni utili per trovare il suo alloggio.
Invece di ricevere risposta, il ragazzo si è ritrovato in una situazione alquanto surreale.
le minacce al giovane automobilista
Il proprietario della villa, evidentemente infastidito, è uscito di casa e invece di fornire le informazioni al giovane, ha estratto un’arma e gliel’ha puntata addosso.
Spaventato dall’ira del signore e dal rumore degli spari, il giovane è fuggito di corsa a bordo della sua auto.
Successivamente si è diretto alla stazione dei Carabinieri di San Severino ed ha denunciato l’accaduto.
I militari a quel punto si sono diretti nell’abitazione per i dovuti accertamenti e nel corso della perquisizione, hanno rinvenuto migliaia di proiettili di diversi calibri, oltre che una balestra e una pistola.
Le accuse per il proprietario di casa sono di minaccia aggravata, detenzione abusiva di armi e munizioni e danneggiamento dovuto ad esplosioni pericolose.
Indagata anche una donna, che nel momento in cui ha visto i Carabinieri avvicinarsi all’abitazione dell’uomo, suo parente, avrebbe fatto resistenza per evitare la perquisizione.