Giovanni Sasso spinto a terra da un 17enne, muore dopo 10 giorni di agonia
Giovanni Sasso aveva rimproverato il ragazzo fuori dalla sua attività, che poi lo ha spinto facendolo cadere e battere la testa a terra
Una lite per futili motivi che purtroppo si è trasformata in tragedia. Questo è quanto accaduto a Cellole, in provincia di Caserta, dove Giovanni Sasso, un’imprenditore di 48 anni è deceduto dopo 10 giorni di agonia. Lo scorso 9 giugno aveva avuto una colluttazione con un 17enne, che spingendolo lo aveva fatto cadere a terra.
Una tragedia assoluta che poteva essere evitata e che è scaturita da una lite per futili motivi, avvenuta circa 10 giorni fa, il 9 di giugno, tra le strade di Cellole, piccolo comune campano in provincia di Caserta.
Stando a quanto riportato dai media locali, Giovanni Sasso, un imprenditore nel settore automobilistico e titolare di una concessionaria di vetture a Cellole, si era confrontato con degli adolescenti che si trovavano fuori dalla sua attività e stavano gettando a terra dei gusci di arachidi.
Alla richiesta dell’uomo di smetterla e di pulire la sporcizia lasciata a terra, uno dei ragazzi ha reagito iniziando con l’uomo una lite che, con il passare dei secondi, si è accesa sempre di più.
Dalle parole si è presto passati alle mani, con i due che hanno iniziato a spintonarsi.
Proprio una delle spinte del 17enne ha fatto cadere Giovanni a terra e lo stesso ha battuto violentemente la testa contro un marciapiede, perdendo i sensi immediatamente.
Per Giovanni Sasso non c’è stato nulla da fare
Presente sul posto anche la compagna di Sasso, che immediatamente ha allertato i soccorritori.
Tempestivo anche l’arrivo di questi ultimi sul posto, che hanno soccorso l’uomo e lo hanno trasportato in codice rosso alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno.
Nella struttura ospedaliera Giovanni Sasso è rimasto per 9 giorni, in uno stato di coma, lottando tra la vita e la morte.
Ogni speranza che potesse riprendersi si è spenta nella giornata di ieri, insieme alla vita del 48enne.
Ora la Procura ha aperto un’indagine e iscritto nel registro degli indagati il 17enne che ha provocato al caduta e il conseguente decesso di Giovanni.
Guido Di Leone, sindaco di Cellole, ha commentato così l’episodio tragico:
Un ragazzo pieno di vita, con tanta voglia di vivere e realizzare. L’intera comunità ha pregato per lui. Ogni parola è superflua davanti ad una tragedia del genere, meglio meditare in silenzio, nel dolore e nel rispetto. Mi stringo al dolore delle famiglie, è difficile da comprendere, è impossibile da accettare. Fai buon viaggio Giovà, ci mancherai