“Non c’è rispetto” ecco cos’è successo sul luogo dell’aggressione di Giulia Cecchettin
Giulia Cecchettin e l'evento organizzato nel luogo vicino alla sua aggressione, che ha portato a tante polemiche: ecco di cosa si tratta
In questi giorni nella zona industriale di Fossò, vicino al lungo in cui Filippo Turetta avrebbe messo fine alla vita di Giulia Cecchettin è stato organizzato un evento, che ha portato a non poche polemiche. La giunta comunale però, ancora oggi ha scelto di non dare una risposta.
La 22enne purtroppo è deceduta la sera dell’11 novembre, per mano del suo ex fidanzato, suo coetaneo. Dalle indagini sarebbe emerso appunto che lui non riusciva ad accettare la fine della loro relazione, così ha deciso di mettere fine alla sua vita.
I due ragazzi quella sera si sono recati insieme ad un centro commerciale, poiché Giulia doveva vedere il vestito per la sua laurea, che avrebbe ottenuto solo pochi giorni dopo. Successivamente si sono fermati a cena lì e poi sono usciti per rientrare a casa. Non si sa bene cosa sia accaduto, ma Filippo Turetta l’avrebbe aggredita una prima volta nel parcheggio di un asilo, a pochi metri dalla sua abitazione.
Dalle telecamere di una fabbrica che si trova nella zona industriale di Fossò hanno poi scoperto che la ragazza ha provato a fuggire ed è proprio lì che il suo ex l’ha seguita e colpita. Probabilmente il suo decesso sarebbe avvenuto in quel posto.
Giulia Cecchettin e l’evento che ha portato a delle polemiche
Nei giorni scorsi, proprio vicino a quella zona industriale di Fossò, hanno organizzato un evento che ha portato a tante polemiche. Da quello che scrive il quotidiano locale, Il Gazzettino, hanno organizzato un concorso di bellezza ed anche una manifestazione motoristica.
Di conseguenza, sono davvero tante le persone che non hanno accettato affatto questa decisione. Tuttavia, dal Municipio ancora oggi non è arrivata nessuna risposta sull’accaduto. Però gli organizzatori dell’evento, ci hanno tenuto a rompere il silenzio ed a dare delle spiegazioni. Hanno detto:
Con queste critiche hanno offeso i volontari che hanno lavorato duramente, le ragazze che hanno partecipato al concorso di bellezza, compresa la 18enne che ha avuto il solo torto di aver vinto. Alle ragazze è stato detto di affrontare la giornata con il dovuto rispetto. In quel momento stavamo celebrando la vita e la speranza, perché tragedie del genere non accadano più. Era forse meglio il turismo macabro, quel via vai di persone e di auto subito dopo il delitto?