Il criminologo Picozzi ha parlato della strategia usata da Filippo Turetta
Il criminologo Massimo Picozzi, a Quarto Grado, ha parlato della strategia usata da Filippo Turetta
Nella serata di venerdì 15 dicembre, il programma Quarto Grado ha parlato ancora una volta del delitto della povera Giulia Cecchettin. Il Criminologo Massimo Picozzi ha parlato della strategia usata da Filippo Turetta, che purtroppo ha funzionato.
La trasmissione che parla proprio di questi argomenti e che va in onda su Rete Quattro, ha mandato in onda un nuovo audio inedito della 22enne che ha perso la vita per mano del suo ex fidanzato.
Giulia aveva deciso di lasciare Filippo Turetta ad agosto di quest’anno, poiché la situazione era diventata troppo pesante. Tuttavia, per paura che lui potesse compiere un gesto estremo, ha scelto di rimanere in buoni rapporti. Su cosa stava vivendo in un audio alle amiche, aveva detto:
Potrei trovare una scusa parlando proprio della scuola, dei comics, della tesi e dei lavoretti che mi sono trovata. Il problema è che ogni qualvolta che dico a Pippo:
‘Guarda vorrei limitare le nostre uscite’ o ‘Vorrei che ci vedessimo di meno’ cose simili, ho notato che lui si appiccica ancora di più. Devo scomparire senza comunicarglielo.
Devo scomparire pian piano, perché ogni volta che io glielo dico, lui si spaventa. Ma allo stesso tempo non so come gestire questi sensi di colpa.
Le parole di Picozzi su Filippo Turetta
Alla fine di queste parole, il conduttore Gianluigi Nuzzi ha deciso di interpellare proprio il criminologo Massimo Picozzi, che era ospite in studio. Quest’ultimo sulla situazione di Turetta ha dichiarato:
Io penso che Filippo le abbia provate tutte per non perdere questo rapporto. Ha intuito che il punto in cui la ragazza era più sensibile era quello di minacciare di farsi del male. Si è appellato al senso di colpa e la cosa, purtroppo, ha funzionato.
Filippo Turetta la sera dello scorso 11 novembre, ha messo fine alla vita della ragazza, con circa 20 fendenti, è questo ciò che è emerso dall’autopsia. Successivamente ha iniziato la sua fuga, che si è conclusa in Germania, nell’autostrada verso Lipsia. Ora si trova rinchiuso nella casa circondariale di Verona, in attesa che si chiudano le indagini.