Giulia Tramontano e quell’audio mandato ad una sua amica, poco prima di perdere la vita

L'audio di Giulia Tramontano ad una sua amica, poco prima di perdere la vita: voleva andare via con il suo bambino

Nella giornata di ieri, giovedì 18 gennaio è iniziato il processo per Alessandro Impagnatiello, l’unico accusato del delitto di Giulia Tramontano. In aula tra giornalisti, familiari e spettatori erano davvero tante le persone presenti ed infatti alla fine, hanno deciso di spostarsi in una stanza più grande.

audio giulia

La 29enne che era incinta al settimo mese del suo primo figlio, ha perso la vita il 27 maggio dello scorso anno, nell’abitazione che condivideva con il compagno, a Senago.

I due si erano conosciuti durante l’emergenza sanitari e sono andati subito a convivere. Poco dopo la ragazza ha scoperto di essere in dolce attesa, ma il barman senza dire nulla, aveva in mente un piano ben preciso.

Impagnatiello infatti, per 6 mesi ha cercato di avvelenare Giulia, per provocarle un aborto ed anche il suo prematuro decesso. Tuttavia, la donna nel periodo di marzo ha confidato alle amiche ed anche alla madre che si sentiva poco bene, che aveva problemi di stomaco.

complice giulia

Agli atti del processo, hanno portato anche il video della coppia nel festeggiare il baby shower. Il 30enne è apparso felice e sorridente davanti a tutti per la nascita del figlio, ma in realtà, già da mesi stava cercando di provocare il suo decesso.

L’audio di Giulia Tramontano prima di perdere la vita

Giulia poche ore prima di perdere la vita, ha avuto l’incontro con la ragazza che il barman frequentava da circa un anno. Insieme hanno fatto crollare tutto il suo castello di bugie. Quella stessa sera, Impagnatiello ha messo fine alla vita della donna, con 37 fendenti.

Durante la strada per tornare a casa la ragazza ha mandato un audio ad una sua amica. Le aveva detto: “Ora basta, voglio rifarmi una vita da sola col bambino. Alessandro mi ha rovinato la vita!”

sostanze impagnatiello

Tra i vari elementi che al momento sono nelle mani della Procura, per poter celebrare il processo, c’è anche una telefonata intercettata del fratello dell’uomo.

Quest’ultimo ad un suo amico, sul box auto di Impagnatiello ha detto: “Pensavo che mentisse perché lì dentro era nascosta la droga!” In realtà proprio in quel box, il 30enne ha cercato di bruciare il corpo di Giulia, la sera in cui ha messo fine alla sua vita.