Giuseppe Conte illustra il Decreto Ristori: a chi andranno gli incentivi
Nell'ultima conferenza stampa, il Premier ha illustrato il Decreto Ristori e tutti i contributi a fondo perduto
Giuseppe Conte nell’ultima conferenza stampa ha illustrato il Decreto Ristori e spiegato a chi andranno tutti i contributi a fondo perduto. Si tratta di un decreto che vale, come ha dichiarato lo stesso Premier, oltre 5 miliardi di euro, che saranno utilizzati per benefici alle categorie degli operatori economici e dei lavoratori direttamente interessati alle misure restrittive dell’ultimo dpcm.
Tra i beneficiari, sono compresi i proprietari di bar, pasticcerie, pizzerie, ristoranti, teatri, cinema, palestre, piscine. E tutte le altre categorie che hanno chiuso la propria attività o ridotto le ore lavorative, a seguito delle attuali restrizioni.
Le parole di Giuseppe Conde sul Decreto Ristori
I contributi a fondo perduto arriveranno direttamente sul conto corrente delle categorie interessate, con bonifico dell’agenzia delle entrare. Ho già anticipato che questo è il metodo più rapido ed efficace sin qui sperimentato. Confidiamo che già a metà novembre chi aveva già aderito ai primi incentivi con il Decreto Rilancio, potrà riceverlo. Successivamente anche gli altri.
Giuseppe Conte ha poi spiegato che oltre ai benefici del Decreto Ristori, le stesse categorie potranno contare su altre misure. Come il credito d’imposta per gli affitti per il mese di ottobre, novembre e dicembre. L’esenzione della seconda rata IMU, con scadenza il 16 dicembre. La sospensione dei versamenti contributivi dei lavoratori per il mese di novembre. L’indennità specifica per i lavoratori dello spettacolo, del turismo pari a mille euro per ciascuno.
Ci sarà anche un fondo di 100 milioni per sostenere l’agricoltura e per questo stesso settore, cancelliamo la rata di novembre dei versamenti dei contributi per i lavoratori.
Restrizioni per la sicurezza del paese
Le nostre scelte, per mettere in sicurezza il paese, possono essere legittimamente criticate. Le scelte del governo è giusto che siano sottoposte a sindacato, ma voglio chiarire che non abbiamo operato scelte discriminate, perché considerate attività meno importanti. Per evitare che la curva ci sfugga, è indispensabile ridurre le principali occasioni di socialità.
Solo in questo modo possiamo evitare assembramenti e ridurre l’utilizzo dei mezzi pubblici. Se rispettiamo queste misure, abbiamo buone chance di affrontare dicembre con una certa serenità, senza avere un sistema sanitario sotto stress e allo stremo. In caso contrario, ci ritroveremo più avanti di fronte alla necessità di operare un lockdown generalizzato. Dobbiamo scongiurare questo scenario in qualsiasi modo.