Giuseppe Molinaro ha agito per vendetta: nuovi dettagli sul caso di Suio
Giuseppe Molinaro avrebbe raggiunto Fidaleo per un chiarimento, ma la situazione sarebbe presto degenerata, fino al tragico epilogo
Emergono nuovi scabrosi dettagli su quanto accaduto ieri a Suio Terme, località in provincia di Latina. Giuseppe Molinaro, il carabiniere ora sotto arresto, avrebbe aggradito la sua ex compagna poiché convinto che avesse una nuova relazione con Giovanni Fidaleo. I colpi di pistola rivolti poi a quest’ultimo sono risultati fatali.
Ci sarebbe la vendetta alla base del delitto compiuto nella giornata di ieri a Suio, una località termale in provincia di Latina, al confine tra il Lazio e la Campania.
Giuseppe Molinaro, brigadiere in servizio nella caserma di Capua, al culmine di quella che a detta di alcuni testimoni era solo l’ennesima lite, ha estratto la sua pistola di ordinanza ed ha sparato 7 colpi verso due persone.
Queste erano Miriam Mignano, 31enne vigilantes, sua ex compagna, e Giovanni Fidaleo, 60enne direttore d’albergo, nuovo compagno della donna.
Quattro i proiettili che hanno raggiunto e spezzato la vita a Fidaleo. Tre quelli che hanno raggiunto la donna, ferendola gravemente.
Successivamente il carabiniere è fuggito ed è andato a rifugiarsi da un suo amico a Teano. Qui il militare avrebbe raccontato quanto successo poco prima e il suo amico avrebbe subito chiamato le forze dell’ordine.
Giuseppe Molinaro ha confessato tutto
Arrestato nel pomeriggio, Molinaro è stato sottoposto all’interrogatorio e durante quest’ultimo avrebbe confessato e raccontato tutto.
Stando a quanto riportato, l’uomo si sarebbe recato nell’hotel di Fidaleo con il solo intento di chiarirsi. Solo successivamente, quando la situazione sarebbe degenerata, avrebbe estratto la pistola e premuto il grilletto ripetutamente.
Molinaro ha sparato prima a Miriam, ferendola, per poi rivolgere l’arma verso Fidaleo, questa volta freddandolo. I quattro proiettili hanno colpito il direttore d’albergo all’addome, al torace e alla mascella, non lasciandogli scampo.
I tre che invece hanno raggiunto Miriam Mignano l’hanno colpita all’addome e ad un seno. I soccorsi arrivati sul posto l’hanno subito prelevata e trasportata con un’eliambulanza al Policlinico Gemelli di Roma.
I medici hanno sottoposto la donna ad un delicato e urgente intervento. Sembrerebbe essere fuori pericolo di vita, ma la sua prognosi resta riservata.
Le forze dell’ordine hanno sequestrato l’albergo, l’auto di Molinaro, tre telefoni, una spranga di ferro e altre armi appartenenti al militare.
Il 56enne è accusato di omicidio e tentato omicidio. Per il momento non è accusato di premeditazione.