Gorizia, morte del piccolo Stefano Borghes: parla il papà Roberto Borghes

Tragedia a Gorizia, morto il piccolo Stefano Borghes: il papà Roberto Borghes ha deciso di parlare e di raccontare ciò che stanno vivendo in questi giorni

La tragedia avvenuta a Gorizia nella mattinata di mercoledì 22 luglio, ha scosso l’intera comunità. Il piccolo Stefano Borghes, di 12 anni, è morto dopo essere caduto nel pozzo del parco Coronini Cromberg. Il papà Roberto Borghes, ha deciso di parlare e di dire cosa stanno passando in questi giorni.

morte stefano borghes parla papà
CREDIT: GOOGLE IMMAGINI

Tutto è avvenuto durante il centro estivo. Il bimbo stava partecipando ad una caccia al tesoro insieme ad altri suoi 7 amici.

All’improvviso, intorno alle dieci del mattino, è salito sulla botola che doveva proteggere il pozzo, ma che non ha retto il suo peso ed è caduto nel vuoto. È precipitato per un’altezza di circa 30 metri.

Gli animatori appena si sono resi conto del dramma, hanno allertato subito i soccorsi ed i Vigili del Fuoco, che sono arrivati sul posto tempestivamente. Purtroppo, nonostante il loro intervento per il piccolo Stefano Borghes, non c’è stato nulla da fare.

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Le parole di Roberto Borghes, il papà di Stefano

Sapere con esattezza cosa è successo, in questo momento, ci interessa poco. Sappiamo solo che è successo e che siamo senza parole.

Le persone che conoscevano Stefano ci stanno vicine. Lo affronteremo insieme. Anche se non sappiamo come. Dobbiamo ancora capire di cosa abbiamo bisogno. Non ci sono precedenti!”

Purtroppo il padre è provato dal dolore di questo dramma. È consapevole che non potrà mai riabbracciare il figlio, ma che l’unica cosa che può fare è farsi forza e riuscire ad andare avanti, insieme a tutta la sua famiglia.

Nel frattempo, la Procura di Gorizia ha aperto un fascicolo d’indagine per omicidio colposo. L’inchiesta è stata affidata al Magistrato Ilaria Iozzi. Sul corpo del bambino hanno disposto l’autopsia.

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Gli inquirenti che stanno indagando su questa tragedia, vogliono capire se la botola che era posizionata sul pozzo, era sicura. Per l’associazione che si occupa del parco era stabile ed era stata controllata proprio di recente. Mentre per i soccorritori intervenuti sul posto, era instabile e precaria. Stanno cercando di capire anche le eventuali responsabilità.