“Ho messo le mani intorno al collo di Laura, perché se no ero…”: lo sconvolgente racconto di Mirto Milani

Lo sconvolgente racconto di Mirto Milani sul delitto di Laura Ziliani

Sconvolgenti le dichiarazioni in aula di Mirto Milani, condannato per il delitto di Laura Ziliani, insieme alle due figlie della donna: Silvia e Paola Zani. Proprio lui aveva confessato quello che avevano fatto ad un compagno di cella, portando anche le due donne alla confessione.

racconto delitto Mirto Milani

Il primo a rompere il patto di silenzio fatto con la sua fidanzata e la sorella, con la quale aveva lo stesso una relazione segreta. Lo scorso dicembre i tre imputati sono stati condannati all’ergastolo. Il piano dettagliato, spiegato in aula da Mirto Milani, è sconvolgente.

Già a settembre del 2020 abbiamo iniziato a pensare che la nostra unica possibilità sarebbe stata quella di eliminare Laura. Non sempre eravamo tutti d’accordo. Un giorno Silvia raccontò che un ospite della RSA dove lavorava si era allontanato ed era stato ritrovato morto dopo molti mesi. Piano piano iniziò a prendere forma questa idea folle di simulare una passeggiata e il suo mancato rientro. Guardando la serie tv Borgia dove c’era un sicario che strozzava le persone, abbiamo in un certo senso unito le due cose.

Un piano folle ben studiato, perché i tre si erano convinti che Laura volesse farli fuori. Una teoria che non è mai stata confermata dalle indagini e che era solo nella loro testa. Diverse volte hanno cercato di eliminare la donna, alla fine ci sono riusciti. Si sono disfatti del loro corpo, convinti che nessuno l’avrebbe mai trovato. Ma non è stato così e il primo a crollare è stato proprio Mirto Milani.

racconto delitto Mirto Milani

L’imputato ha confessato di aver somministrato il farmaco nel dolce a Laura, una dose massiccia poiché non voleva che soffrisse. 30 gocce di benzodiazepine in un muffin. Dopo averlo mangiato, la donna si è chiusa nella sua stanza e si è addormentata. Avevano fallito, così hanno deciso di procedere in un altro modo:

Ho provato a convincerle di lasciar perdere, ho sentito una specie di grido soffocato, ho pensato di scappare. Ma poi ho pensato se me ne vado perdo le ragazze e le ragazze per me sono la mia vita e io non posso assolutamente perderle. E quindi sono entrato nella stanza e ho messo la mia mano sul collo di Laura. Perché se non lo facevo, ero fuori dal gruppo…

Il racconto di Mirto Milani sull’occultamento del corpo

Mirto ha aiutato le due sorelle a disfarsi del corpo della loro madre, Silvia Zani le ha messo un sacco gelo sulla testa e un nastro a velcro intorno al collo, per assicurarsi che fosse morta. Le ha poi tolto il pigiama e ha avvolto gli arti inferiori e superiori con la pellicola.

L’idea è venuta dalla vecchia serie Dexter. Poi le ha messo un sacco nero nella parte superiore del corpo e uno intorno alle gambe. Io mi sono caricato Laura sulle spalle e l’ho portata in cantina dove c’era l’auto di Silvia.
racconto delitto Mirto Milani

Hanno scavato una buca vicino al fiume e dopo aver abbandonato il corpo senza vita di Laura, l’hanno ricoperta con la sabbia e con il cemento, convinti che nessuno l’avrebbe mai trovata. Ma così non è stato.

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