“Ho ucciso la mia fidanzata!” Le prime parole che Filippo Turetta ha detto agli agenti che lo hanno fermato
Le prime parole di Filippo Turetta agli agenti che lo hanno fermato in Germania: "Ho ucciso la mia fidanzata ed ho pensato di farla finita!"
Avrebbe ammesso sin da subito la sua colpevolezza Filippo Turetta, quando gli agenti della Polizia tedesca lo hanno trovato dentro la sua Fiat Punto, ricercata in Italia. In realtà il 22enne non si è mai consegnato da solo alle autorità, ma si era fermato solo perché aveva finito la benzina.
Il Tribunale tedesco della città di Naumburg in un documento della mattina di mercoledì 22 novembre, ha dato l’ok al trasferimento del ragazzo in Italia. Proprio lui ha dato il consenso all’estradizione.
Filippo Turetta nella sera del 10 novembre, ha messo fine alla vita della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin. Lei lo aveva lasciato ad agosto di quest’anno, ma dal racconto di una sua amica aveva dei sensi di colpa, per questo continuavano ad uscire insieme.
Quella sera erano andati al centro commerciale di Marghera, perché lei doveva scegliere il vestito per la sua laurea, cosa che il ragazzo non approvava. Forse, proprio per questo motivo, lui aveva in meno un altro piano.
Dopo averla colpita una prima volta intorno alle 23, in un parcheggio vicino casa, ha messo fine alla sua vita nella zona di Fossò. Un video ha ripreso tutti i momenti dell’aggressione ed anche il momento in cui il ragazzo, la rimette in auto mentre Giulia, era già senza vita.
Dopo aver occultato il corpo vicino al lago di Barcis, per Filippo è iniziata la fuga, che alla fine si è conclusa nella serata di sabato 18 novembre. Gli agenti lo hanno fermato all’autostrada nella città di Lipsia.
Le prime parole di Filippo Turetta ha detto agli agenti
Filippo era fermo sulla corsia di emergenza, con le luci spente. Un automobilista ha chiamato gli agenti per segnalare quella macchina e quando arrivano le forze dell’ordine, da un controllo della targa, scoprono che era ricercata in Italia. Il 22enne aveva finito la benzina e quando i poliziotti lo hanno fermato, lui ha detto:
Ho messo fine alla vita della mia fidanzata, ho vagato questi sette giorni perché cercavo di farla finita, ho pensato più volte di andare a schiantarmi contro un ostacolo e più volte mi sono puntato un coltello contro la gola. Ma non ho avuto il coraggio di farla finita.
Da qui il fermo e poi il trasferimento nella casa circondariale di Hella. Il Giudice tedesco nella nota ha scritto:
Con la decisione del 21 novembre, la prima sezione regionale del Tribunale tedesco, ha ordinato la custodia cautelare per l’estradizione di un cittadino italiano, arrestato dopo sulla base di un mandato emesso dal tribunale italiano. Il mandato accusa la persona ricercata di aver provocato il decesso ed occultato il corpo di un’altra persona.