“Ho un tumore al cervello molto aggressivo”, la famosissima scrittrice lo annuncia sui social: è mamma di 5 figli

Sophie Kinsella, scrittrice di milioni di copi di libri annuncia di aver subito un intervento chirurgico per operare un tumore al cervello: sta bene e ringrazia la famiglia, i medici e i follower

La famosa scrittrice Sophie Kinsella, di 54 anni, ha annunciato con un post su Instagram che è stata operata per un tumore al cervello alla fine del 2022. Il ritardo nella comunicazione della notizia è dipeso, come dice l’autrice stessa, dal voler dare il tempo necessario ai figli di accettare la difficile situazione.

Sophie è una donna straordinaria, madre di 5 figli. Il suo vero nome è Madeleine Wickham. Si è laureata in Scienze Polite ed Economiche e Filosofia all’Università di Oxford e ha lavorato come giornalista finanziaria prima di dedicarsi esclusivamente alla scrittura e diventare un’autrice di fama mondiale. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo e dal best seller I Love Shopping è stato tratto nel 2009 l’omonimo film, diretto da P.J. Hogan. La protagonista Becky, con problemi seri di shopping, è ormai diventata un icona della letteratura chick lit. Ha scritto anche racconti per la prima infanzia, Io e Fata Mammetta.

Una carriera esplosiva che la vede protagonista del mondo editoriale e recentemente ha dato alle stampe il suo nuovo successo Sono esaurita, edito da Mondadori.

La scrittrice racconta il lungo periodo di malattia partendo dalla diagnosi di glioblastoma che è una forma molto aggrssiva di tumore. L’operazione seguita da chemioterapia e radioterapia è andata bene e rassicura i fan sulle sue condizioni di salute. Accura ancora un po’ di stanchezza e di momentanee perdite di memoria, ma si dice molto fiduciosa sul recupero completo delle sue facoltà. Ringrazia i milioni di follower che la circondano di affetto e stima. Ha dedicato anche parole commoventi alla famiglia che le è stata accanto. Punta l’accento sull’importanza di avere persone sincere e amorevoli in situazioni difficili come una così grave malattia.

“Può farti sentire molto solo avere una diagnosi difficile e il supporto e la cura di chi ti circonda significa più di quanto le parole possano dire”.

Ringrazia pubblicamente anche l’equipe dell’University College Hospital di Londra che l’ha curata con professionalità e attenzione permettendole di riprendere in mano la sua vita.

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