I genitori di Filippo Turetta, dopo mesi rompono il silenzio: “Il nostro posto è accanto a lui!”

I genitori di Filippo Turetta spiegano cosa stanno vivendo ora: si recano regolarmente in carcere per stare con lui

Una notizia davvero importante è quella arrivata in queste ore, che riguarda proprio Filippo Turetta. Il 22enne si trova rinchiuso nella casa circondariale di Montorio e quasi regolarmente, riceve le visite dei suoi genitori Elisatta Martini e Nicola Turetta.

Filippo Turetta

I due in un primo momento si rifiutavano di andare da lui, ma alla fine hanno scelto di stargli vicino. Dopo mesi dal delitto di Giulia Cecchettin, loro stanno cercando di superare e di andare avanti.

Il Corriere della Sera, ha parlato proprio con il parroco del loro comune, don Franco Marin, che rivelando ciò che gli hanno detto, ha dichiarato:

La nostra è una ferita aperta, che si è ricomposta solo in parte. Gli steremo vicini in tutti i suoi passi. Abbiamo capito che questo è il nostro posto, ci siamo riscoperti genitori di Filippo. Se non andiamo noi a trovarlo, chi gli starà vicino?

Genitori Filippo Turetta

Nicola ed Elisabetta Turetta inizialmente si erano rifiutati di andare a trovare il loro figlio maggiore in casa circondariale. Tuttavia, adesso, dopo aver ricevuto l’aiuto necessario, stanno cercando di andare avanti.

Le parole del parroco sui genitori di Filippo Turetta

CREDIT: RAI

Di fronte ad un crimine commesso da un figlio, è inevitabile l’atteggiamento di rifiuto. Ci è voluto un po’, sono stati aiutati ed hanno ripreso in mano il loro ruolo. Il senso del loro essere genitori riaffiora.

Si è ricomposta la frattura. Di tanto in tanto questa cosa riemerge, a volte è travolgente, hanno un enorme senso di colpa. Che si scaraventa addosso alla loro fragilità umana, che in fondo è quella di tutti.

arresto Filippo Turetta

Queste le parole di don Franco Marin, intervistato sempre da Il Corriere della Sera. Filippo Turetta al momento, risulta essere un detenuto ordinario. Lo hanno trasferito dal reparto di infermeria, ad un reparto normale.

Legge libri e passa il tempo in biblioteca. Da quello che affermano non ha ancora ripreso in mano i libri dell’università, era iscritto allo stesso indirizzo di Giulia. Appena entrato aveva chiesto appunto se poteva iniziare a studiare, ma al momento non risultano esserci accordi con l’ateneo.