Il dolore della nonna di Alice Scagni: “La mia porta era sempre aperta. Era diventato matto”
La nonna di Alice Scagni non riesce a capacitarsi di ciò che è successo. Anche lei era stata una "vittima" del nipote Alberto
Non riesce a capacitarsi di ciò che è successo la nonna materna di Alice Scagni, che all’età di 93 anni ha perso due nipoti. Li ha cresciuti entrambi e li amava come solo una nonna sa fare. Poi la notizia che Alberto aveva brutalmente ucciso la sorella Alice.
L’anziana signora ha lasciato delle dichiarazioni dopo l’omicidio della nipote e ha raccontato che ogni volta che Alberto aveva bisogno di lei, trovava sempre la porta aperta. Quel nipote però era diventato matto e adesso dovrà scontare il carcere per il suo orribile gesto:
Gli facevo da mangiare, veniva da me quando aveva bisogno e io gli aprivo sempre la porta. Mio nipote era diventato matto e ora deve fare cento anni di carcere. Alice non era una parte di me, era tutto.
Alice aveva un marito splendido, un lavoro da avvocato, un figlio bellissimo e si era comprata una casa meravigliosa. Aveva tutto e sapeva tutto, Alberto questo non riusciva a sopportarlo. Lui voleva sempre i soldi da lei, perché era invidioso
Lei stessa negli ultimi giorni era stata una “vittima” di Alberto Scagni. Dopo le continue richieste di soldi, gli aveva detto “no” e si era ritrovata un incendio misterioso appiccato alla sua porta. I genitori sapevano che era stato il 42enne e avevano allarmato le forze dell’ordine. Quest’ultime però non potevano provare che fosse stato davvero lui. Così, per paura, la madre dei due fratelli aveva deciso di portare via da quella casa l’anziana signora.
La polizia non ha potuto dimostrare che ad appiccare il rogo fosse stato mio figlio. Mi sono rivolta ai carabinieri, ma la storia non è cambiata.
Antonella Zarri ha puntato il dito contro le autorità. Lei e il marito avevano chiamato più volte il 112 per segnalare i preoccupanti comportamenti del figlio maggiore. Anche lo stesso 1 maggio, la mattina, avevano chiamato gli agenti dopo che Alberto li aveva chiamati per chiedere dei soldi e li aveva minacciati di morte. Aveva minacciato di tagliare la gola anche ad Alice e al cognato.
L’operatore del 112 non ha fatto intervenire nessuno ed ha chiesto alla famiglia di presentare denuncia il successivo lunedì. Quello stesso giorno, intorno alle 21, Alberto Scagni si è recato a casa della sorella Alice e l’ha accoltellata.