Il giallo dell’omicidio di Dario De Gennaro: da come hanno trovato il corpo del 23enne e sull’arma del delitto
Il giallo dell'omicidio di Dario De Gennaro, da dove era nascosto il corpo e sull'arma del delitto
Nella mattina di oggi, il 29enne che ha scelto di costituirsi per il delitto di Dario De Gennaro, ha avuto la sua prima udienza davanti al Gip, Marina Chiddo. In questa occasione ha scelto di rispondere a tutte le domande e quindi di dare anche la sua versione dei fatti.
Gli inquirenti al momento stanno portando ancora avanti tutte le indagini del caso. Vogliono appunto capire il movente che ha spinto il ragazzo, a mettere fine alla vita del 23enne. Anche se per il momento l’ipotesi più accreditata è quella legata allo spaccio di sostanze stupefacenti, pista che adesso non trova ancora delle conferme.
Dario era uscito dalla sua abitazione a Bisceglie, giovedì 15 gennaio, intorno alle 15.30. Prima doveva andare dal dentista e poi aveva appuntamento con un amico. I familiari non vedendolo rientrare a casa, hanno iniziato a chiamarlo, ma il suo telefono risultava essere spento. Per questo allarmati, hanno deciso di sporgere denuncia di scomparsa.
Solo il giorno successivo, Onofrio De Pasquale, si è recato in caserma con i suoi legali, per confessare il delitto. Ha detto agli agenti che il corpo era nella sua abitazione di via Immacolata, a Molfetta. Le forze dell’ordine avrebbero trovato il giovane senza vita era avvolto in coperte e cellophane, successivamente lo avrebbe nascosto in una nicchia.
Il giallo del delitto di Dario De Gennaro, dall’arma ai mattoni
Inoltre, da quello che afferma un quotidiano locale, il 29enne avrebbe anche cercato di procurarsi dei mattoni forati ed a fare del cemento, nell’appartamento che era in fase di ristrutturazione.
Gli agenti in quella stessa nicchia, avrebbero anche trovato l’arma usata per commettere il delitto. Sarebbe appunto un coltello con una lama di circa 15 centimetri. Per inquirenti l’ipotesi più accreditata è quella legata allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Tuttavia, la sorella di Dario, intervistata dai microfoni della TGR, ha escluso categoricamente questa possibilità. Ha detto il 23enne non amava queste cose e che per lei si è fidato della persona sbagliata. Il Gip avrebbe anche convalidato il fermo di Onofrio De Pasquale.